Balletto, Sylvie Guillem a Modena: «Una città amica»

Martedì 31 al Comunale la prima mondiale dello show ‘Life in progress’, con cui ha deciso di chiudere la sua carriera

Il direttore del Comunale Aldo Sisillo, Sylvie Guillem e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli

Il direttore del Comunale Aldo Sisillo, Sylvie Guillem e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli

Modena, 27 marzo 2015 - «Sapevo già da qualche anno che ci sarebbe stato un momento in cui avrei dovuto fermarmi, e sapevo che la decisione doveva venire da me. Ho deciso, non torno indietro, ma il palcoscenico e il pubblico mi mancheranno». Con il suo inconfondibile rigore, ma anche con un pizzico di emozione, Sylvie Guillem si confida a pochi giorni dal debutto del suo ultimo spettacolo, ‘Life in progress’, quello con cui ha deciso di chiudere la sua carriera, dando l’addio alle scene. La prima mondiale dello show sarà martedì 31 alle 21 al teatro Comunale Pavarotti di Modena, dove la celebre ballerina francese (di casa ormai al Sadler’s Wells di Londra) sta provando da qualche giorno.

Life in progress’ unirà quattro coreografie, fra cui due lavori presentati in prima assoluta: ‘techne’, un a solo di Akram Khan, coreografo associato del Sadler’s Wells, e ‘Here & After’, di Russell Maliphant, un passo a due con Emanuela Montanari, ballerina del teatro alla Scala. Sylvie Guillem proporrà poi ‘Bye’, il solo creato da Mats Ek su musica di Beethoven. In programma anche ‘Duo’ di William Forsythe, danzato da due interpreti maschili, Brigel Gjoka e Riley Watts. Il tour mondiale porterà Sylvie Guillem in tutti i continenti e si concluderà in Giappone il prossimo dicembre.

Oggi pomeriggio il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Fondazione Teatro Comunale) e il maestro Aldo Sisillo, direttore del teatro, hanno accolto e salutato Sylvie Guillem, ringraziandola per avere scelto – ancora una volta – di tornare a Modena. «Lei rappresenta la voglia di vita e la bellezza», ha detto Muzzarelli, consegnando alla stella la Bonissima, la statuetta, emblema di Modena, riproduzione di una figura ‘incastonata’ nel Palazzo Comunale. «Era una dama che aiutava il prossimo – ha aggiunto il sindaco –. Oggi c’è chi come lei aiuta gli animi e le emozioni». «Ho sempre amato Modena, e ci sono tornata sempre volentieri, proprio con un rapporto di amicizia, prima ancora che professionale – ha confidato Sylvie Guillem –. Si sta bene, c’è tranquillità, l’équipe del teatro è fantastica, e poi si mangia davvero benissimo». La danzatrice ha detto di non sapere come sarà la sua vita dopo l’addio alle scene, ma si è detta risoluta nella scena. Non ha escluso comunque di poter intraprendere altri percorsi, non necessariamente legati alla danza. «Anche questo è un passaggio: preferisco pensarlo così».