Tangenti, da Cpl Concordia 330mila euro a sindaco di Ischia. Arrestato Casari

Nel mirino dell’inchiesta la storica cooperativa modenese con 70 sedi in tutto il mondo

Le tangenti sarebbero per un giro di 330mila euro (foto archivio)

Le tangenti sarebbero per un giro di 330mila euro (foto archivio)

Modena, 30 marzo 2015 - La Cpl Concordia, con sede a Concordia sulla Secchia, nel Modenese è al centro dell’inchiesta della procura di Napoli sulle presunte tangenti per la metanizzazione dell’isola d’Ischia. La Cpl è una cooperativa storica, nata nel 1899. Negli atti dell’inchiesta viene definita una «tra le più antiche cosiddette ‘cooperative rosse». Opera a livello internazionale, con 1.800 addetti e 70 società controllate e collegate in tutto il mondo e un fatturato consolidato di 461 milioni nel 2014. Si tratta di un gruppo cooperativo cosiddetto ‘multiutility’ che si occupa di energia in tutti i suoi aspetti: dall’approvvigionamento e distribuzione alla vendita e contabilizzazione di gas ed elettricità, alla produzione mediante sistemi tradizionali o impianti rinnovabili.

L’attuale presidente è Mario Guarnieri. Il precedente, Roberto Casari, arrestato stamani, era andato in pensione il 30 gennaio. In particolare, la CPL Concordia - in cambio dei «favori» di Ferrandino per l’assegnazione dei lavori di metanizzazione dell’isola - avrebbe stipulato due «fittizie convenzioni» (ciascuna da 165 mila euro) con l’Hotel Le Querce di Ischia, di proprietà della famiglia del sindaco, ciascuna da 165 mila euro, a fronte della «messa a disposizione» di alcune stanze durante le stagioni estive 2013 e 2014 per i dipendenti della società modenese. Altre ‘utilità’ ottenute dal sindaco sarebbero state l’assunzione del fratello, Massimo Ferrandino, quale consulente della CPL Concordia e almeno un viaggio tutto spesato in Tunisia. Secondo l’accusa sarebbe stato proprio grazie all’interessamento del sindaco ed alla complicità dell’architetto Silvano Arcamone, dirigente dell’ufficio tecnico di Ischia, che l’appalto di metanizzazione dello stesso Comune (capofila del progetto) e di quelli di Lacco Ameno e Casamicciola Terme è stato affidato alla CPL.

La cooperativa, dal canto suo, avrebbe provveduto al pagamento attingendo a dei fondi neri costituiti mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con una società tunisina (la Tunita sarl) riconducibile a Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo CPL Concordia, definito dagli inquirenti «personaggio chiave» della vicenda, con un ruolo di primo piano nella presunta associazione a delinquere attiva non solo nell’appalto di Ischia, ma in numerosi altri, soprattutto in Campania.

Sono undici misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli nell'ambito di un'inchiesta sulle opere di metanizzazione che hanno interessato i comuni dell'isola di Ischia. Ad eseguirle sono state i Carabinieri del Comando per la Tutela dell'Ambiente in collaborazione con i colleghi dei Comandi provinciali di Roma, Napoli, Caserta, Modena, Mantova, Terni e Savona. Nel mirino degli investigatori un sistema di tangenti versate a pubblici ufficiali per aggiudicarsi appalti pubblici. Tra gli arrestati anche il sindaco pd di Ischia, Giuseppe Ferrandino e Roberto Casari.