Tangenti al Policlinico, il ‘sistema’ punta anche sulla donazione

Cencetti intercettato mentre chiama Benedetti (Ccc): «Organizzati, la gara è mia»

L’ex direttore generale del Policlinico di Modena  Stefano Cencetti

L’ex direttore generale del Policlinico di Modena Stefano Cencetti

Modena, 6 maggio 2016 - «Avremo una donazione di 2 milioni di euro!». Quando, nel febbrario 2012, Stefano Cencetti scopre che i due anziani coniugi Otello Burani e Maria Giovetti vogliono donare al Policlinico la cifra astronomica, telefona subito a Giorgio Benedetti, il suo filo diretto con il Consorsozio cooperative costruzioni di Bologna. Cencetti, nel suo ruolo di direttore generale del Policlinico, decide di investire la donazione per ristrutturare l’area della chirurgia, con un nuovo reparto degenza ad alta intensità e un centro trapianti di fegato che sono stati inaugurati un mese fa. Ma per Cencetti la donazione sarebbe un altro appalto da affidare in forma diretta, quindi illegale, agli ‘amici’ delle cooperative.

Chiama Benedetti il 10 febbraio 2012.

Cencetti: Ti confermo, che tu inizi a pensarci, che avremo una donazione di 2 milioni di euro! e ho deciso di fare i lavori qua sopra al secondo piano per fare tutte le chirurgie quindi sono 2 milioni di lavori!

Benedetti: Che hanno... vanno all’interno...

Cencetti: Certo!

Benedetti: Come.... a valenza patrimoniale del...

Cencetti: Assolutamente sì!

Benedetti: Nel novennale!

Benedetti si riferisce all’appaltone di nove anni per la manutenzione aggiudicato a varie cooperative indagate, tra cui C.C.C

Cencetti rassicura l’imprenditore.

Cencetti: La gara è mia anche perchè il donatore, siccome è una persona anziana, vuol vedere le opere realizzate presto, quindi...

Benedetti: Ah! Lì si fa subito!

I lavori sarebbero stato affidati in modo diretto, senza alcuna gara d’appalto, facendoli risultare come lavori aggiuntivi dell’appaltone.

Di questo meccanismo pare fosse a conoscenza anche un altro dirigente del Policlinico, che non è indagato. Parlando a Cencetti del donatore anziano dice:

«È un ottantenne che fa fatica a spostarsi però ho capito che non se la sente... nel senso che tra uffici legali ci mettiamo un’ora a scrivere l’atto se invece lui ci vuole mettere in mezzo perchè è un imprenditore e, a come ho capito ne capisce, poi bisognerà in qualche modo negoziare.... noi lo facciamo nell’ambito dell’appaltone che abbian fatto è ovvio però bisogna fargli vedere che qualcosa tira sù..»

Cencetti conferma e il collega prosegue: «...Perchè se no butta male! dobbiamo in qualche modo fargli vedere che due milioni e spiccioli diventino 1 milione e nove per... ci fanno lo sconto del 17,18,19% come se fosse una gara, poi una volta nel global (appaltone, ndr) invitiamo Zaccarelli (altro imprenditore indagato, ndr).

Ma Cencetti lo corregge: «É il Consorzio delle coooperative che poi deve decidere!» Il Ccc «deve decidere a chi dare i lavori!».