Terremoto, donazione di 7,7 milioni. E nelle zone del sisma nascono cinque nuove strutture

E' il risultato del fondo di solidarieta' aperto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e Confservizi

Due anni dopo il terremoto, l'Emilia rinasce

Due anni dopo il terremoto, l'Emilia rinasce

Bologna, 21 luglio 2014 - Una struttura residenziale e sanitaria per portatori di handicap a San Felice sul Panaro (Modena), un centro giovani a Quistello (Mantova), un centro polifunzionale e una sala di danza a Reggiolo (Reggio Emilia), un centro sport e cultura a Bondeno (Ferrara), una scuola di musica e un auditorium a Pieve di Cento (tra Bologna e Ferrara).

Cinque progetti, curati da altrettanti giovani architetti e un ingegnere sotto dello studio di Mario Cucinella, che diventeranno realta' nel giugno 2015, consegnando un valore aggiunto in aree pesantemente colpite dal terremoto di due anni fa. E' il risultato del fondo di solidarieta' aperto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e Confservizi all'indomani del sisma: le adesioni (i lavoratori hanno donato un'ora di lavoro e le imprese hanno raddoppiato quella cifra) hanno portato al 31 dicembre 2013 a una raccolta di 7.765.672 euro.

Un contributo che, al netto delle tasse, servira' a finanziare i cinque progetti, nati da un serrato confronto con il territorio. ''Non volevamo ricostruire, ma far nascere qualcosa di nuovo'', ha sottolineato Maurizio Marchesini, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, citando 'Nuova Polis', il nome scelto per il trust che riunisce tutti gli attori dell'iniziativa (il cui garante e' Piero Gnudi).