Terremoto, cemento depotenziato nella scuola di Finale. 15 indagati, 2 ditte nei guai

Si tratta delle medie Frassoni. La Procura di Modena ha disposto il sequestro di materiale nelle ditte A&C di Modena e Betonrossi di Piacenza

Ricostruzione post terremoto, nei guai un'azienda di Modena (foto Fiocchi)

Ricostruzione post terremoto, nei guai un'azienda di Modena (foto Fiocchi)

Modena, 27 maggio 2016 - La scuola media Frassoni (VIDEO) di Finale Emilia, ricostruita dopo il terremoto e ormai pronta per ospitare gli studenti al suono della campanella di settembre, sarebbe stata costruita con cemento depotenziato, cioè una miscela poco costosa e non conforme ai criteri di resistenza anti-sismica. Questa l’ipotesi della Procura di Modena che coordina l’indagine ‘Cubetto’ condotta dalla Squadra mobile (VIDEO).

Il fascicolo aperto dal pm Claudia Ferretti ipotizza il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, perchè la scuola è stata costruita con 5 milioni di euro provenienti in parte da fondi pubblici per la ricostruzione post-terremoto erogati dalla Regione e in parte con donazioni private arrivate anche da un Comune francese gemellato con Finale Emilia (VIDEO). Al centro delle indagini le ditte che hanno costruito la scuola, la A&C costruzioni della famiglia Zaccarelli e la Betonrossi di Piacenza, fornitore di calcestruzzo, mentre non sono coinvolti il Comune di Finale, committente dell’opera, o altri amministratori pubblici. Tra gli indagati, una quindicina, ci sarebbero quindi tecnici e titolari delle ditte coinvolte.

Dall’alba di questa mattina gli agenti di polizia sono al lavoro nelle sedi delle società per sequestrare materiale informatico e cartaceo che verrà esaminato nei prossimi giorni. Sono stati consegnati avvisi di garanzia agli indagati che quindi potranno nominare un loro perito negli accertamenti sul cemento che verranno disposti dalla Procura. Al momento non sono applicate misure di custodia cautelare.

L’indagine nasce per caso durante intercettazioni di polizia relative ad un’altra indagine per traffico di stupefacenti. Un tecnico parlava di ‘cubetti’, riferendosi non alla droga ma a cubetti di cemento. Dalle verifiche è emerso che il cemento utilizzato nella costruzione della scuola media sarebbe stato ottenuto con una miscela contenente troppa acqua e pochi materiali resistenti.