Brandine al posto dei letti in camera d’albergo

Tante le richieste di risarcimento al rientro dalle vacanze

Una ragazza in partenza

Una ragazza in partenza

Modena, 16 settembre 2014 - Le vacanze dei modenesi si ‘accorciano’ di anno in anno, non solo nella durata, ma anche nei tragitti. Per risparmiare, infatti, quest’estate la maggiore parte delle famiglie ha scelto una località non troppo distante da casa ma, soprattutto, ha evitato di rivolgersi ad agenzie del settore, incorrendo (e non raramente) nelle solite ‘truffe’ on line, oramai sempre più diffuse. A fare un primo bilancio delle vacanze dei modenesi è Fabio Galli, vice presidente regionale Codacons, che spiega come anche quest’anno, all’associazione di tutela dei consumatori si siano rivolte tantissime persone per segnalare semplici disguidi o vere e proprie truffe, spiega Galli. «C’ è chi si è trovato ad entrare in un appartamento, affittato contemporaneamente ad altri dieci ‘pretendenti’, anche loro certi di poter iniziare in tranquillità le proprie vacanze; ma c’è anche chi ha pagato lo stesso viaggio due volte per scarsa competenza o inesperienza nell’utilizzare il web».

Secondo Galli è giunto per questo il momento di fare un passo indietro e tornare alla classica agenzia viaggi, dove è possibile confrontarsi con una persona ‘reale’, che dovrà altresì rispondere d’innanzi ad eventuali situazioni spiacevoli. Diverse, infatti, le famiglie che si sono presentate nei giorni scorsi al Codacons per denunciare situazioni a dir poco spiacevoli, che, in alcuni casi, hanno trasformato l’unica vacanza prenotata in un anno, in un incubo.

«Sono venuti da me due coniugi — spiega Galli — che hanno speso tremila euro per andare nel Mar Rosso, a Marsa Alam, coi due figli piccoli. Per stare sul sicuro, hanno prenotato un hotel a cinque stelle su internet, peccato che, una volta arrivati a destinazione, si sono trovati dinnanzi ad un tugurio»: Il responsabile dell’associazione modenese racconta infatti come, nonostante l’hotel in questione nel pacchetto garantisse una grande piscina per i bimbi, parco giochi, due ristoranti e camere ampie e accoglienti, non vi fosse nulla di tutto che nel catalogo era descritto.

«La famiglia — racconta ancora Galli — si è trovata a fare i conti con stoviglie sporche si tavoli, cibo inavvicinabile e sospetto, aria condizionata fuori uso, frigorifero rotto, cantieri a cielo aperto e condizioni igieniche pessime. Per non parlare di una spa utilizzabile solo su carta e piscine vuote».

Richiesta di risarcimento anche per un giovane che, giunto il 2 agosto al Marconi di Bologna per prendere il volo diretto a Catania, si è malauguratamente reso conto di aver pagato per un ‘aereo fantasma’. Il Codacons spiega poi come, tante volte, sia fondamentale farsi sentire fermi nel pretendere il trattamento previsto dal pacchetto. «Un’altra famiglia modenese è stata chiamata dalla struttura in cui aveva prenotato la camera, all’Isola d’Elba, sentendosi dire che i due letti richiesti per i figli piccoli sarebbero stati sostituiti con brande da campeggio. A quel punto i coniugi ci hanno contattato e, su nostro consiglio, si sono imposti minacciando di presentare immediata richiesta di risarcimento. Nello stesso istante i letti sono stati trovati. Non dimentichiamoci, però, che a volte sono gli utenti ad essere ‘distratti’ nelle prenotazioni».