Vasco Rossi, eventi e mostre per accogliere il concerto

Aspettando lo show il Comune studia alcune iniziative collaterali

Vasco Rossi (Foto Ansa)

Vasco Rossi (Foto Ansa)

Modena, 24 aprile 2016 - Mostre? Concerti? Concorsi? Il ‘super show’ di Vasco Rossi del prossimo anno, organizzato da Live Nation Italia e Studio’s e fortemente voluto dal Kom per festeggiare nella sua città natale i 40 anni di carriera, spalanca le porte a qualsiasi tipo di iniziativa collaterale.

In piazza Grande se ne stanno già immaginando alcune. Si potrebbe fare una mostra dedicata al Kom e al rock negli spazi del Mata, oppure si potrebbe lanciare un contest per le band del territorio.

Ma le sorprese potrebbero essere molte di più, perché non è escluso che prima del concerto – il primo luglio, la data prescelta, è un sabato – si tengano altre importanti esibizioni, forse di amici di Vasco Rossi (sono tantissimi i cantanti che hanno collaborato con lui durante la carriera). C’è, in altre parole, un’unica certezza: di certo non si tratterà di un evento lungo un giorno. Durerà molto di più e coinvolgerà la città in modo molto più profondo.

Ma, subito dopo l’entusiasmo suscitato dall’annuncio, a tenere banco in città e il no opposto dagli ambientalisti all’ipotesi parco Ferrari: «Ne uscirà malconcio», l’accusa.

Ieri su Facebook è intervenuto il capogruppo del Pd Paolo Trande. Dice di trovare giusto «che le associazioni ambientaliste si preoccupino di metterci in guardia sui potenziali effetti di una massa enorme di pubblico sul Parco Ferrari e sulla città. Ma trovo del tutto incomprensibile e fuori luogo – continua – che il warning si concluda con un ‘fatelo altrove’. Io mi sarei aspettato un ‘cari amministratori, ci raccomandiamo, fate in modo che questo evento non provochi danni sul parco e sulla città’ e invece arriva un no preventivo. Non voglio insegnare nulla a nessuno e men che meno a quelle straordinarie persone mosse da un alto senso civico che animano le associazioni come Italia Nostra ma la loro posizione è ingiusta nei confronti di una grande opportunità che si apre per la nostra città. Il compito di noi modenesi, e in primo luogo degli amministratori modenesi che hanno un anno davanti, è quello di fare in modo – spiega – che tutto si svolga al meglio, senza incidenti, senza problemi, senza lasciare disastri in città e al Parco Ferrari in primo luogo. Il confronto pubblico nella nostra città – chiude con una punta di amarezza – spesso cade nel pregiudizio, nel sospetto e nella isteria con un unico rischio vero: che alla fine le cose o non si facciano o si facciano male perché non si riesce a produrre unità di intenti. Lavoriamo tutti insieme perché questo sia un evento memorabile, indelebile e fissato nella storia contemporanea della musica leggera, della poesia e dei costumi».