La conferenza stampa in questura dopo l’operazione della squadra Mobile della polizia di Modena
Modena, 20 dicembre 2014 -
Tre persone sono state arrestate dalla squadra Mobile della polizia di Modena che ha individuato con l’operazione ‘Veive’ gli autori della drammatica rapina ai danni di un imprenditore e della sua famiglia nel marzo scorso a Serramazzoni.
L’uomo aveva intavolato una trattativa immobiliare con un agente ma l’accordo non era stato chiuso e anzi tra le due persone era scattata una causa legale. L’intermediario, il modenese Aires Gilioli di 65 anni, si era poi sentito raggirato e aveva quindi organizzato una sorta di vendetta nei confronti dell’imprenditore.
Questi nel frattempo aveva intrapreso una nuova trattativa per vendere preziosi oggetti e gioielli etruschi, regolarmente detenuti, e da un secondo mediatore era stato convinto ad incontrare un gruppo di acquirenti svizzeri.
Ma proprio la sera che attendeva questi ultimi, l’uomo ha ricevuto la visita di quattro falsi finanzieri che hanno legato e imbavagliato l’imprenditore, la moglie e il figlio 14enne, cui era stata anche puntata una pistola al volto perché la cassaforte non si apriva. Il gruppo era poi fuggito con il consistente bottino.
La Mobile è riuscita a individuare chi ha organizzato e compiuto l’assalto. Oltre al mediatore immobiliare 65enne, anche Adriano Pasqual, 59enne pluripregiudicato di San Donà di Piave nel Veneziano e il 51enne Salvatore Loreto originario del Napoletano ma residente a Santa Agata Bolognese.
Soddisfazione del questore Oreste Capocasa per l’operazione della Mobile: all’identità di Pasqual gli inquirenti sono risaliti grazie alle impronte digitali lasciate sul biglietto dell’autostrada nel suo tragitto dal Veneto nel Modenese e ritorno.