Napoli, 12enne torturato con scariche elettriche dal padre-padrone

Arrestato l'uomo, un algerino di 47 anni. Da incubo il racconto della moglie e del figlio maggiore (ora al sicuro insieme ai due figli più piccoli in una struttura protetta): il ragazzino era costretto a stare al freddo a torso nudo, bagnato con secchiate d'acqua e sottoposto a scariche elettriche

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Napoli, 4 ottobre 2015 - Dalla denuncia di una donna, vessata per anni insieme ai figli, esce la storia incredibile di un padre-padrone che, per affermare il suo 'potere', non esitava a torturare il figlio maggiore - un ragazzino di appena 12 anni - con secchiate d'acqua in pieno inverno e scariche elettriche. La moglie, anche lei sottoposta a indicibili vessazioni, ora è al sicuro in una struttura protetta fuori dalla Campania, assistita dai servizi sociali insieme ai tre figlioletti e ha trovato il coraggio per la prima volta di denunciare i soprusi del marito mentre lui, un algerino di 47 anni, è stato arrestato e ora è nel carcere di Poggioreale. Le violenze più gravi le ha subite il figlio maggiore, oggi 15enne, che quando aveva appena 12 anni veniva costretto dal padre a rimanere fuori casa a torso nudo al freddo dell'inverno dove veniva bagnato con secchi di acqua gelata mentre in altre occasioni veniva torturato con scariche elettriche.

I carabinieri, dopo aver effettuato urgenti accertamenti, hanno avvertito la Procura di Napoli. I maltrattamenti a quanto pare continuavano da circa tre anni. Particolarmente allarmante è stato il racconto del figlio maggiore, vittima di violenze fisiche e psicologiche. Il padre, dalle prime indagini, non avrebbe problemi di droga o alcol: semplicemente applicava un 'metodo' violento di 'educazione'.