Migranti, sit-in dei calciatori greci in memoria dei bimbi annegati nell'Egeo

Due minuti di silenzio, con i 22 giocatori seduti in campo. E ieri ennesimo naufragio: 39 morti, tra cui 5 bambini. Sono 250 le vittime del mare solo dall'inizio dell'anno

Il sit-in dei calciatori greci contro le stragi in mare (Afp)

Il sit-in dei calciatori greci contro le stragi in mare (Afp)

Atene, 31 gennaio 2016 - Pesante il bilancio dell'ennesimo naufragio tra Grecia e Turchia, al largo dell'isola greca di Lesbo: 39 morti, tra cui 5 bambini, 75 le persone soccorse, mentre proseguono ricerche in mare. Sono 250 le vittime in un mese. L'appello di Unicef Italia: "L'Ue batta un colpo, ogni giorno bambini inghiottiti dall'acqua, affondano su 'Titanic di carta'". E per denunciare la crescente strage di migranti, in particolare di minore età, che annegano nel tentativo di raggiungere via mare la Grecia e quindi il territorio dell'Unione Europea, i giocatori di due squadre di calcio che militano nella serie B ellenica si sono uniti in un sit-in in campo. L'insolita protesta è avvenuta ieri, nell'anticipo della diciassettesima giornata, a Larissa, in Tessaglia, e ha avuto come protagonisti i calciatori della squadra locale, l'Ael, e quelli ospiti dell'Acharnaikos, team dell'Attica.

Non appena l'arbitro ha dato il fischio d'inizio, i 22 atleti si sono seduti sul terreno di gioco e hanno osservato insieme due minuti di silenzio "in memoria", recita un comunicato, "delle centinaia di bambini che ogni giorno periscono a causa della scellerata apatia dell'Unione Europea e della Turchia nei confronti di quanto sta succedendo nell'Egeo". Per la cronaca, l'incontro si è poi disputato regolarmente, concludendosi con la vittoria dei padroni di casa per 2-0.