Venerdì 19 Aprile 2024

Pensioni, le donne sono più 'povere' degli uomini: prendono in media il 14% in meno

Dati Istat: l'importo medio delle pensioni è più basso tra le donne, 8.965 euro contro i 14.728 percepiti dagli uomini. Le disuguaglianze di genere sono più marcate nelle regioni del Nord

Pensionati: la sala d'attesa di un ufficio INPS

Pensionati: la sala d'attesa di un ufficio INPS

Roma, 30 luglio 2014 - Pensionate più 'povere' dei pensionati maschi. Nel 2012  le donne hanno rappresentato il 52,9% dei beneficiari (8.774.099), ma gli uomini percepiscono la quota maggioritaria della spesa (il 56%, pari a 152 miliardi di euro). E' questa la fotografia che emerge dalla rilevazione annuale condotta da Istat e Inps

Nel 2012 sono stati erogati 23.577.983 trattamenti pensionistici: il 56,3% a donne e il 43,7% a uomini. Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati (8,8 milioni su 16,6 milioni), ma percepiscono solo il 44% dei 271 miliardi di euro erogati. L'importo medio delle pensioni è più basso tra le donne (8.965 euro contro 14.728) e si riflette in un più contenuto reddito pensionistico medio, pari a 13.569 euro contro i 19.395 degli uomini. 

Oltre la metà delle donne (52%) percepisce meno di mille euro, contro un terzo (32,2%) degli uomini, dice infatti l'Istat sulla base delle rilevazioni del 2012. Il numero di uomini (178mila) con un reddito pensionistico mensile pari o superiore a 5.000 euro è cinque volte quello delle donne (33mila).

Le disuguaglianze di genere sono più marcate nelle regioni del Nord, sia con riferimento agli importi medi delle singole prestazioni sia in relazione al reddito pensionistico dei beneficiari. La Liguria è la regione in cui il reddito pensionistico degli uomini presenta lo scarto maggiore rispetto a quello delle donne (è del 53,9% più elevato), seguita da Lazio (52,1% in più), Lombardia (51,8%) e Veneto (51,6%). 

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