«Mamma, aiuto: ci sono i ladri». Un 14enne mette in fuga i predoni

Topi d’appartamento scatenati da Gimarra a San Lazzaro

Ladri (Foto di repertorio Ravaglia)

Ladri (Foto di repertorio Ravaglia)

Fano, 18 dicembre 2014 - Raffica di furti nelle abitazioni fanesi, martedì sera. Dalle 17 alle 21 topi d’appartamento in azione per accaparrarsi oro e gioielli a Sant’Orso, a Gimarra, al Vallato, a San Lazzaro, ai Passeggi e pure in via 4 Novembre. Decine le case svaligiate e qualche tentativo di effrazione non andato a buon fine, come quello al Caffè del Pasticciere dove il titolare Stefano Ceresani ieri mattina si è ritrovato la serratura dell’ingresso posteriore forzata. Tre colpi a segno invece in via Dirindella, ma è al civico 19 di via Fermi dove si è temuto di più. A far fuggire i ladri che si sono introdotti nel suo appartamento un ragazzino di 14 anni.

«Devono essere molto esperti perché in 10 minuti hanno fatto tutto – racconta Marco Della Santa -. Mia moglie è uscita di casa alle 5.45 e ha lasciato mio figlio, che ha 14 anni, a giocare in camera. Dopo circa 10 minuti ha chiamato la madre dicendo “C’è gente che sta cercando di entrare”. Lui poverino ha avuto paura e ha cercato di non fare rumore, ma si vede che questi si sono accorti che in casa c’era qualcuno e sono fuggiti». Della Santa sta in un appartamento al primo piano. Sotto di lui l’abitazione del fratello. «Da noi hanno forzato la porta finestra, sono entrati e non hanno toccato niente. Da mio fratello, purtroppo, hanno tagliato la cassaforte ed hanno portato via dei valori».

Quando è arrivata la polizia, la cassaforte era ancora calda. «Sono entrati prima nell’appartamento di sotto – prosegue -. Dovevano essere in due perché mio figlio mi ha detto che sentiva parlare con una radiolina. Poco prima aveva sentito dei rumori provenire da sotto, ma ha pensato che fosse lo zio a fare i lavori col trapano. Ma quando ha sentito i rumori anche su da noi, ha capito che tentavano di scassinare la porta finestra, blindata... il vetro è intatto ma sono riusciti ad aprirla, non so come abbiano fatto. Mio figlio non l’ha visto in faccia. Quando è entrato ha provato a stare più zitto che ha potuto, si è nascosto, ma poi ha deciso di chiamare la madre che gli ha detto di scappare. Mio figlio è corso per le scale... Poi è arrivata la polizia. Io sono tornato alle 6.15 ho visto la volante e mia moglie e mio figlio che piangevano per strada».

«Sono entrati dalla finestra della sala e sono andati direttamente in camera – aggiunge il fratello Claudio -. Hanno fatto un disastro, svuotato i cassetti e ribaltato la roba... anche il quadro davanti alla cassaforte. L’hanno trovata subito. L’hanno tagliata e portato via 500 grammi d’oro». E’ sereno invece il maestro pasticcere Ceresani. «Da me non è successo niente – dice -. Hanno soltanto forzato la porta, ma non sono entrati. Hanno provato col cacciavite ad aprire quella sulla piazzetta, ma tanto quelli sanno dove devono andare a rubare. Qui i soldi non si cono, al massimo c’è da lavorare. Non ho fatto neppure la denuncia perché tanto sono tranquillissimo: fino all’una e mezza ci sono i ragazzi, alle 3 arrivo io. Non hanno neppure il tempo di fare nulla e soprattutto qui non c’è niente da rubare, al massimo c’è da lavorare».