{{IMG_SX}}Pesaro, 5 maggio 2009 - Guidava moto Ducati da quasi dieci anni. L’ultima l’aveva comprata giovedì scorso: modello 'Monster', 696 cc di cilindrata, 186 km/h, ma docile ai comandi e leggera. Annalisa Marcheselli, 36 anni, nubile, residente in via Frassini 39 (Torraccia) contitolare insieme alla sorella Patrizia del negozio di abbigliamento Guess via Branca, sapeva cosa significava guidare un motore potente su due ruote.

 

Ma non è bastato. E’ morta domenica scorsa alle sette di sera carambolando contro un guard rail della Fano-Grosseto, a Palazzo del Pero, nel comune di Arezzo. Per colpa di una buca nell’asfalto. "C’era una strada orribile, con buche dappertutto. Andavamo ai 70 all’ora — racconta Roberto Pala, il cognato che ha visto l’incidente — io seguivo con la mia moto di qualche metro Annalisa. Con me c’era mia moglie Patrizia, la sorella di Annalisa".

 

"Eravamo di ritorno da Arezzo dove eravamo andati a vedere una mostra su Piero della Francesca. Improvvisamente ho visto Annalisa sbandare, le si è chiuso lo sterzo, ed è stata catapultata con la testa contro un paletto del guard rail. Sono corso da Annalisa, il casco le era saltato via, e lei non rispondeva più. Morta sul colpo. Ci sembrava di impazzire perché non poteva essere, Annalisa non poteva morire così in un attimo. C’era il compagno che si trovava un po’ più avanti con un’altra moto".

 

"Eravamo in un rettilineo, c’era molto traffico e quindi si andava piano. Perché era successo tutto questo? Il 118 che è arrivato in fretta ha potuto fare ben poco. Ormai era tutto finito. Io, mia moglie e il compagno di Anna, Luca Rivasi, siamo crollati per lo choc. Abbiamo fatto caricare le moto da un carro attrezzi che ce l’ha portate a casa e noi siamo saliti su un’ambulanza per andare in ospedale. Volevamo stare accanto ad Anna il più possibile. Mia moglie ha preso qualche tranquillante per non collassare".

 

"Siamo tornati a casa nella notte e stamattina siamo di nuovo qui all’obitorio per non stare troppo lontano da Annalisa". Una donna molto conosciuta a Pesaro per la sua attività commerciale in via Branca dove da ieri c’è un foglietto nella vetrina con la scritta chiuso per lutto. La commerciante abitava col suo compagno in via dei Frassini ma solo temporaneamente. Perché dall’agosto prossimo si sarebbero trasferiti in un appartamento nuovo, appena comprato, nella zona delle 'rive'.

 

"Avevamo deciso di passare questa domenica ad Arezzo — dice il cognato Roberto Pala — insieme ad altri amici che come noi hanno la passione per la moto. Nessun tipo di tirata, andatura lenta, col semplice desiderio di stare insieme percorrendo l’Appennino. E quel rettilineo lo conoscevamo ma non potevamo pensare che una buca maledetta potesse ammazzare qualcuno di noi". I funerali di Annalisa Marcheselli sono fissati per domani, mercoledì, alle 15 nella chiesa di Cristo Risorto a Muraglia.