Urbania ancora sotto choc per la morte di Alessia. "Ora vi guarderà dal cielo"

Oltre ai famigliari, straziati dal dolore anche i compagni di classe, i professori e i tutto il personale della scuola

Alessia, a sinistra, con una sua amica

Alessia, a sinistra, con una sua amica

Pesaro, 19 novembre 2014 - La città durantina si è svegliata ancora tra le lacrime e l'incredulità per la scomparsa di Alessio Tagliolini, la tredicenne investita sabato sera a San Silvestro. Oltre ai famigliari, straziati dal dolore anche i compagni di classe, i professori e i tutto il personale della scuola. Tante le lacrime di studenti e genitori stamattina davanti all'edificio scolastico delle scuole medie dell'Istituto Della Rovere. Alessia, soltanto tredici anni, era una ragazza vivace e sempre disponibile, inserita nel gruppo dei compagni, sempre presente a catechismo o all'oratorio. Tantissime le testimonianze di vicinanza alla famiglia: «Alessia ora vi guarderà dal cielo e sarà sempre con voi» scrivono gli amici ai famigliari, ma tanti anche i messaggi indirizzati alla ragazzina: "Ciao Ale, -scrivono i coetanei-, adesso sei la stella più luminosa del cielo".

Ancora da stabilire anche la data del funerale, che si pensa si terrà nella Cattedrale di Urbania, l'unica chiesa che può contenere tutte le persone che vorranno dare l'ultimo saluto ad Alessia. Ieri pomeriggio al termine di una veglia di preghiera partecipatissima da parte non solo di amici ma anche di tantissimi urbaniesi, don Piero Pellegrini, parroco di Urbania ha ricordato nelle sue preghiere anche Paolo A., il quarantenne che sabato sera ha investito la giovane. Proprio sul conducente della vettura si sposta ora l'attenzione: con ogni probabilità oggi pomeriggio verranno resi noti i risultati del test che dovrà misurare la quantità di alcool nel sangue al momento dell'incidente. Il quarantenne durantino che tornava a casa dopo il lavoro appariva lucido, tanto che è stato il primo a soccorrere la ragazza e a chiamare i soccorsi, ma al pre-test sull'alcool risultava positivo. Le forze dell'ordine intervenute sul posto dell'incidente, lo hanno subito sottoposto a un prelievo di sangue, metodo più sicuro per stabilire se il conducente avesse bevuto alcolici oltre i limiti consentiti per legge. In questo caso la posizione del quarantenne di fronte alla giustizia sarebbe molto peggiore.