Non ci sono fondi per gli ‘angeli custodi’ degli animali: Cras a rischio chiusura

Dal primo marzo, dopo cinque anni di lavoro, saranno soppresse le attività quotidiane FOTO Gli animali salvati

Due piccoli pennuti vengono alimentati

Due piccoli pennuti vengono alimentati

Pesaro, 18 febbraio 2015 - Ha salvato migliaia di animali (foto): caprioli feriti, falchi, allocchi, tassi, volpi e quant’altro. Grazie ad operatori appassionati e volenterosi si è preso cura di cuccioli e adulti in estrema difficoltà, che altrimenti sarebbero morti. Nonostante ciò, dopo 5 anni di intenso lavoro al servizio e in difesa di un bene pubblico come la fauna selvatica, il Centro Recupero Animali Selvatici istituito dalla Provincia di Pesaro e Urbino rischia di chiudere a fine mese.

Nel travagliato passaggio delle competenze dalla Provincia alla Regione, la prima si ritrova senza fondi per continuare a finanziarlo e la seconda non ha ancora convertito in legge il trasferimento delle funzioni. Dal primo marzo le quotidiane attività del Cras saranno soppresse e con loro la possibilità da parte dei cittadini e delle forze dell’ordine di chiamare chi è in grado di soccorrere e recuperare selvatici che vanno dalle tartarughe ai gabbiani, dal lupo all’aquila reale.

Eppure i numeri sono importanti, e vantano una media di oltre 1.000 recuperi all’anno, con oltre 100 animali in affidamento perché sequestrati o non reintroducibili in natura. A lanciare un allarme contro la chiusura del Cras è l’associazione Lupus in fabula, da sempre vicina al Centro. “Con la clamorosa chiusura del Cras - afferma la Lupus - rischieremmo di perdere la speranza di rimediare, ove possibile, ai crimini e agli effetti collaterali provocati dall’uomo: dagli atti di bracconaggio agli investimenti stradali.

Eppure il lavoro del Cras pesarese è apprezzato dalle migliaia di persone che in questi anni l’hanno contattato: dal Corpo Forestale, Carabinieri e Polizia che ne hanno continuamente richiesto l’intervento. E’ necessario che il Consiglio Regionale, malgrado i recenti scandali e le imminenti elezioni, trovi soluzioni immediate per consentire la prosecuzione del servizio stesso in vista del passaggio tecnico di tale funzione dalla Provincia alla Regione”.

Fra.Pe.