Premiati i Salvatori dell’Arte a Sassocorvaro

Riconoscimento in onore di Pasquale Rotondi che salvò i capolavori rinascimentali dalla guerra. Un elenco di grandi personaggi

Un momento della cerimonia nel teatrino della Rocca di Sassocorvaro

Un momento della cerimonia nel teatrino della Rocca di Sassocorvaro

Sassocorvaro, 12 aprile 2015 – Questo pomeriggio si è svolta la cerimonia di consegna della XVIII edizione del Premio Rotondi, dedicato «salvatori dell’arte» e che ricorda la grande «operazione salvataggio» di circa 10mila capolavori da parte del soprintendente Pasquale Rotondi durante la seconda guerra mondiale.

Premiati nella speranza che prima o poi non si debba rivolgere l’attenzione a chi riuscirà a salvare questa tradizione dato che, come ha sottolineato il sindaco di Sassocorvaro Daniele Grossi, «i trasferimenti dallo Stato sono andati via via in calando».

«Vorrei essere promotore – ha anche aggiunto il primo cittadino – di un rinnovamento, avvicinando il Rotondi alle scuole e pensando ad un festival delle arti che possa anticipare e seguire questa cerimonia».

A far salire uno ad uno sul palco del teatrino della Rocca Ubaldinesca i sette vincitori è stato il coordinatore dell’iniziativa, Salvatore Giannella, che ha menzionato un primato: l’alta densità artistica nel territorio marchigiano.

Nella Sezione mondo il riconoscimento è andato a Daniele Petrella, archeologo di Napoli, presidente dell’Iriae (International Research Institute for Archaeology and Ethnology) e direttore della missione archeologica italiana in Giappone, per aver contribuito a far riemergere dagli abissi del mare del Giappone la flotta di Kubilai Khan.

Nella Sezione Europa a Ulderico Santamaria, direttore del laboratorio diagnostico dei Musei Vaticani. Ad aggiudicarsi la Sezione Italia è stata invece la Cineteca di Bologna, diretta da Gianluca Farinelli, per il suo lavoro altamente specializzato nel campo del restauro cinematografico.

I Premi speciali sono andati nell’ordine ad Antonio Presti per il Mecenatismo. Per la Sezione comunicazione alla giornalista Rai Maria Francesca Alfonsi, curatrice della rubrica settimanale SalvaMarche.

Per la Protezione civile ai volontari del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, per aver liberato dalla neve il tetto di Palazzo Ducale di Urbino, dell’Università e di altri edifici del Montefeltro sommersi dalla grande nevicata dell’inverno 2012.

Il premio speciale per la Sezione Marche è stato assegnato a Giorgio Mangani, editore e geografo. Particolarmente apprezzato dalla giuria uno degli ultimi libri editi per il Lavoro editoriale: «Gherardo Cibo, dilettante di botanica e pittore di paesi», curato con la scopritrice di cibo Lucia Tongiorgi Tomasi, dell’Università di Pisa.

Ad annunciare il suo prossimo impegno nella Regione è stato proprio uno dei destinatari del premio, a cui è andata una delle sculture ideate ad hoc dall’artista iracheno Selim Abdullah: Antonio Presti, che ha annunciato i suoi prossimi studi sulle Marche del periodo alto-medievale e sulla presenza carolingia.

Giannella ha poi cercato di strappare un impegno alla Cineteca di Bologna: restaurare alcune delle pellicole trasmesse nel teatrino della fortificazione ideata da Francesco di Giorgio Martini. Infine è stato ricordarto l’onorevole Massimo Vannucci.

di Emanuele Maffei