“Il caso della Madonnina di Auditore? Si sgonfierà da sé”

Massimo Polidoro, segretario nazionale del Comitato per il controllo delle affermazioni sul paranormale (Cicap), interviene da Las Vegas

Massimo Polidoro, segretario nazionale del Cicap e, a lato, la cappellina di Auditore

Massimo Polidoro, segretario nazionale del Cicap e, a lato, la cappellina di Auditore

Las Vegas (Stati Uniti d’America), 15 luglio 2015 - Una Madonna che lacrima sangue farà anche impressione a qualcuno ma non certo a Massimo Polidoro. Abbiamo raggiunto il celebre scrittore e divulgatore scientifico, già docente di Metodo Scientifico e Psicologia dell’insolito alla Bicocca di Milano, al “The Amazing Meeting” di Las Vegas, il convegno che ogni anno rende onore a James Randi, il grande illusionista ottantatreenne che ha fatto suo il premio ideato da Harry Houdini offrendo un milione di dollari a chiunque sia capace di mostrare un qualsiasi fenomeno paranormale o un miracolo scientificamente inspiegabile.

«Quel milione di dollari il mio maestro Randi lo ha ancora in tasca» rivela Polidoro dopo essersi fatto una risata al racconto dell’episodio di Auditore «e anche in questo caso non credo che rischi di perderlo».

Dunque episodi simili non sono una novità.

«No di certo, e sono accomunati innanzitutto dal fatto che nessuno abbia visto la statua mentre piangeva. Di solito l’episodio accade di notte, o comunque quando nessuno è presente, poi arriva il testimone che vede il sangue e scatta l’allarme».

Qualcuno ipotizza un meccanismo interno alla statua.

«Lo escluderei: diversamente da quanto si crede, nella quasi totalità dei casi si tratta di sangue umano fatto colare dall’altezza degli occhi dopo essersi punti un dito con uno spillo. Anche se si ricorda un caso, avvenuto in Belgio, di scioglimento della cera degli occhi di una statuetta o di una in vendita su eBay con lacrimazione incorporata».

Massimo Polidoro, segretario nazionale del Cicap, e la cappellina di Auditore

Massimo Polidoro, segretario nazionale del Cicap, e la cappellina di Auditore

Anche il miracolo fai-da-te, dunque. Ma cosa spinge a compiere simili gesti?

«Le motivazioni sono le più diverse, anche le più stravaganti» spiega Polidoro «ma quando sono razionali lo scopo è il lucro, puntando su un turismo religioso che spesso è molto profittevole, duraturo e a basso costo. Ecco perché, quando si scopre a chi appartiene il sangue, questo si rivela essere o il proprietario della statua o qualcuno di molto vicino a lui».

Come evitare che si abusi della buona fede delle persone e in particolar modo dei credenti?

«Di solito ci pensa l’autorità, sequestrando la statua e mettendola sotto chiave. In quel caso la lacrimazione e i miracoli cessano immediatamente».

E gli autori di simili gesti cosa rischiano?

«Oltre al pubblico ludibrio, rischiano l’incriminazione per abuso della credulità popolare e procurato allarme. Alcune condanne in questo senso ci sono già state, ma il più delle volte la notizia si sgonfia da sé».

Dunque, secondo il segretario nazionale del Cicap, il Comitato di Controllo per le Affermazioni sul Paranormale fondato da Piero Angela, il bel borgo fortificato di Auditore tornerà presto ad essere quel che è sempre stato: quieto, ordinato e soprattutto lucido.