Basket, la Vuelle finisce impallinata dalla Dinamo

I biancorossi sfidano i campioni in velocità, ma alla lunga non reggono sotto il profilo difensivo. Finisce 106-80

Varnado (7 su 7 al tiro) viaggiava ad altezze proibitive per Walker

Varnado (7 su 7 al tiro) viaggiava ad altezze proibitive per Walker

Sassari, 24 novembre 2015 - Diciamo la verità. Sfidare la Dinamo a chi ne fa uno in più è un’istigazione al suicidio. Perché prima o poi il Banco registra la mira e ti impallina: le raffiche possono partire da Logan (5/5), Stipcevic (5/8), Sacchetti (3/4), Haynes (2/5) e persino da Formenti (2/2). Troppi fucilieri scelti dall’arco per sperare di salvare la pelle.

Potremmo raccontarla così, allora: i giovanotti di Paolini si sono divertiti da matti nel primo tempo perché le maglie larghe della difesa di Sassari hanno consentito anche a loro di correre in campo aperto, esprimersi e creare, tanto che avevano chiuso davanti il primo quarto e, fino a 3’ dall’intervallo (47-46, bomba di Ceron) magari avevano pure sognato il blitz a sorpresa. Ma non poteva durare, difendendo così. E non è durata. Sono bastati 3’ di zona dei padroni di casa a sporcare la visuale degli esterni biancorossi e Sassari se n’è andata via con un break di 10-0, mettendo in chiaro cosa sarebbe successo nella ripresa. Un massacro.

Anche perché il pubblico sardo lo esigeva dopo la ‘mattanza’ del presidente Sardara che aveva deciso di cacciare Meo Sacchetti 48 ore prima della gara. Con Marco Calvani già in tribuna a studiare la sua nuova squadra, il Banco doveva dare una risposta. E l’hanno data anche due dei giocatori che erano più contestati, Eyenga, autore di una partenza bruciante e soprattutto Varnado, 16 punti, al suo high stagionale fra l’altro senza macchia (7 su 7 al tiro). Ma, occorre riconoscerlo, molte colpe sono della difesa pesarese, incapace di contenerlo prima con Walker, che ha prodotto falli a raffica, poi con Candussi, davvero troppo tenero per uno che, sia in forma o meno oggi, ha giocato nella Nba.

Dopo l’intervallo è stato impossibile resistere all’urto dei campioni d’Italia, troppo motivati e guidati dalla sagacia di uno che a Pesaro ricordano bene, Rok Stipcevic, che ha portato a scuola anche Christon. Vuelle ancora a -7 al 23’ con McKissic che non vuole arrendersi, poi la barchetta pesarese naufraga, accusando una volta di più la mancanza di un baluardo in area al quale potersi appoggiare. Hanno detto bene i cronisti di Sassari: «Magari qualche centimetro in meno, ma due buoni mezzi lunghi farebbero la fortuna di Pesaro». Come dar loro torto?

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Haynes 9, Petway 4, Logan 21, Formenti 6, Devecchi 1, Alexander ne, D’Ercole, Marconato ne, Sacchetti 15, Stipcevic 19, Eyenga 15, Varnado 16. All. Maffezzoli.

CONSULTINVEST PESARO: Shelton 9, Basile, Gazzotti 4, Lacey 17, Christon 17, Solazzi ne, Candussi 3, Walker 4, Ceron 12, Mc Kissic 14. All. Paolini.

Arbitri: Seghetti, Bettini e Noce.

Note - Parziali: 23-24, 57-48, 81-64. Tiri liberi: Banco 19/24, Consultinvest 5/9. Tiri da tre punti: 17/33, Consultinvest 9/25. Rimbalzi: Banco 35, Consultinvest 29. Usciti per falli: Walker. Fallo antisportivo a Formenti, falli tecnici a Stipcevic e Paolini. Spettatori: 5.000.