Biesse, interrotte le trattative sull’integrativo

Troppo distanti le posizioni di azienda e sindacati sulle ore di flessibilità richieste ai lavoratori. La Fiom-Cgil: "Hanno mollato il tavolo, una decisione inaccettabile". Stato di agitazione e assemblee giovedì e venerdì

La sede della Biesse

La sede della Biesse

Pesaro, 23 luglio 2014 - ALLA BIESSE si sono interrotte improvvisamente le trattative tra azienda e sindacati per il rinnovo del contratto integrativo scaduto a fine 2013. Secondo quanto afferma la Fiom-Cgil, "ieri pomeriggiodurante il tavolo di confronto - afferma il segretario provinciale del sindacato metalmeccanici della Cgil Marco Monaldi - l’azienda ha chiesto qualche minuto di stop ed è tornata con una decisione, unilaterale da parte della Biesse di interrompere immediatamente la trattativa. Sono 7 mesi che Fiom Fim e Uilm cercano di giungere ad un accordo capace di coniugare le esigenze dell’impresa con le giuste rivendicazioni salariali e non solo dei lavoratori. Ed ora una doccia gelata. Niente lasciava presagire una azione grave, strumentale e inaccettabile".

La trattativa si sarebbe interrotta sulle ore di flessibilità richieste ai lavoratori: "Avevamo un mandato preciso da parte dei lavoratori – aggiunge Monaldi – che proprio sulla flessibilità ci avevano chiesto di strappare le condizioni migliori. Per Biesse 100 ore all’anno, noi abbiamo chiesto 67 ma eravamo intenzionati a proseguire ancora per trovare un’intesa. A quel punto ci è sembrata chiara la decisione già presa dalla Biesse: prendere o lasciare. Anzi lasciare, visto che hanno mollato il tavolo".

I sindacati hanno ora deciso di proclamare l’immediato stato d’agitazione e domani e dopodomani assemblee in tutti i reparti dello stabilimento, dove i lavoratori saranno chiamati a decidere quali azioni intraprendere.