L’onda lunga del passato: trovate due bombe sulla spiaggia di Fiorenzuola di Focara

La mareggiata della settimana scorsa ha riportato in superficie gli ordigni della Seconda Guerra mondiale FOTO Ordigni e detriti

Pesaro, una delle bombe trovate sulla spiaggia di Fiorenzuola di Focara (Fotoprint)

Pesaro, una delle bombe trovate sulla spiaggia di Fiorenzuola di Focara (Fotoprint)

Pesaro, 14 febbraio 2015 - Due bombe di mortaio (foto) sono comparse ieri nella spiaggia di Fiorenzuola di Focara. Risalgono alla Seconda guerra mondiale e sono state riportate in superficie dalla mareggiata della scorsa settimane che ha provocato l’ennesima frana.

Non è la prima volta che in quel tratto di spiaggia, esattamente ai piedi del promontorio su cui svetta il campanile della vecchia chiesa, fanno capolino bombe belliche, presumibilmente sotterrate dalla storica frana del ‘43. Se ci siano altre bombe di mortaio e quante nessuno lo sa, ma le preoccupazioni dei residenti sono altre.

“Noi temiamo di più la mancanza di interventi che limitino l’erosione della falesia da parte del mare”, commenta il presidente della circoscrizione Massimo D’Angeli. La comunità del San Bartolo da tempo chiede che in quel tratto di spiaggia in cui sono comparse le bombe, la più erosa dal mare, vengano poste delle scogliere radenti il monte, come quelle realizzate anni fa all’entrata della spiaggia.

“Guarda caso, dove le scogliere radenti il monte ci sono – puntualizza D’Angeli -, la mareggiata non ha arrecato nessun danno alla falesia. Dove non ci sono, si sono verificate frane preoccupanti”. Nel punto in cui sono emerse le bombe, la colata di terra è arrivata fino al mare, creando una barriera sulla battigia, di fatto interrompendo la spiaggia. D’Angeli ha inviato una lettera al Comune di Pesaro perché inserisca anche i danni subiti dalla spiaggia di Fiorenzuola nella richiesta di risarcimenti che spedirà alla Regione e, in quella lettera, chiede di nuovo la realizzazione della scogliera radente il monte. D’Angeli invierà la stessa lettera direttamente alla Regione, nella speranza che l’ennesima frana convinca i tecnici di Ancona a porre un argine all’erosione.

“L’unico fatto positivo emerso dalla mareggiata – conclude D’Angeli – è che ha messo in luce la buona tenuta della strada che da Fiorenzuola porta in spiaggia: non ha subito alcun danno”.