Bruscoli picchiato a sangue: la traccia dei soldi

Il figlio dell’ex presidente Vis pestato a Pesaro. L’ombra di un recupero credito e riciclaggio

Pesaro, Gianluca Bruscoli (Fotoprint)

Pesaro, Gianluca Bruscoli (Fotoprint)

Pesaro, 28 ottobre 2014 - E’ stato pestato a sangue Gianluca Bruscoli, 49 anni, pesarese, per molti anni consigliere diplomatico della Libia e depositario di svariati segreti finanziari della Repubblica di San Marino. L’aggressione è avvenuta giovedì scorso, a Pesaro, ed è stata violentissima.

L’uomo ha riportato ecchimosi e lesioni con una prognosi di 25 giorni. Doveva essere ricoverato ma ha rifiutato ed ha firmato l’uscita. Un pestaggio per il quale Bruscoli non ha presentato denuncia ma a questo punto la procura indaga d’ufficio.

Ma chi è Gian Luca Bruscoli? Mobiliere, figlio di Giuseppe Bruscoli di Borgo Massano, già presidente della Vis all’epoca della C1, così come lo è stato Gianluca nel 2002-03. Ma per saperne di più, occorre andare a San Marino. Qui, Gianluca Bruscoli è accusato dalla magistratura di aver riciclato almeno 150milioni di euro.

Soldi che arrivavano, secondo gli inquirenti, dalla mafia cinese che, a sua volta, li girava alla criminalità organizzata italiana e li ripuliva attraverso Fin Project, la finanziaria sammarinese. Non viene escluso che Bruscoli non sia più in grado di restituire certe cifre e qualcuno abbia mandato un brutto avvertimento. Bruscoli, nella gigantesca inchiesta della magistratura sammarinese appare come una delle figure chiave nell’imponente giro di riciclaggio di denaro schermato attraverso Banca Commerciale e una serie di finanziarie.