Tartufo, ecco la serie televisiva che pare un western

Girata nel Montefeltro. Boscarini: "L’oro bianco nasce qui, lo rivendichiamo in tivù" FOTO Alcune scene

Nelle foto, alcuni dei cavatori che hanno partecipato al docureality sul tartufo

Nelle foto, alcuni dei cavatori che hanno partecipato al docureality sul tartufo

Pesaro, 13 aprile 2016 - Fino ad ora le serie avventurose a metà strada tra il documentario e il reality (docureality, in gergo) sono state sempre ambientate in paesi esotici. Dall’Alaska al Sahara. Passando per la pesca del tonno nei mari dei Caraibi. Ora è la volta di una serie, totalmente italiana, girata nei paesi del Montefeltro (Lunano, Piandimeleto, Belforte) e intitolata Caccia all’oro bianco (foto). Perché «la fortuna non arriva dal cielo ma è nascosta sottoterra».

La fortuna dalle forme strane e straordinarie del tartufo bianco, che nasce nei boschi del Montefeltro e viene raccolto da ottobre a dicembre.

E’ una sorta di tartufo-western quello che la B&B Film ha prodotto per Discovery Italia. Andrà in onda in quattro puntate ogni martedì (ore 22) dal 3 maggio sul canale Dmax (52 digitale terrestre, 136 e 137 piattaforma Sky). Il bello è che anche l’idea parte da Lunano. Da un giovane imprenditore in tutt’altro affaccendato, Emiliano Boscarini, che, per l’azienda di famiglia produce tubi.

«Guardavo una puntata del reality sulla pesca del tonno nell’Atlantico e mi son detto: ‘Perché non fare una cosa simile sul tartufo bianco?’. In fondo – aggiunge – gran parte di questo prezioso prodotto, che non si coltiva, viene raccolto nel Montefeltro, anche se poi è venduto come di Alba o di Acqualagna. Così anche noi possiamo rivendicare un primato».

Il primato si è trasformato in una serie tv dal taglio molto avventuroso, ai limiti del far west, che Dmax sta lanciando in questi giorni con una serie di promo: «Il tartufo bianco è la specie – afferma la presentazione – più preziosa al mondo. Dietro la ricerca di questa ‘pepita’ da migliaia di euro al chilo si nasconde una caccia agguerrita di uomini e cani nelle montagne dell’Alto Montefeltro, nel nord delle Marche».

Così la raccolta d’autunno si è trasformata in un set a cielo aperto con 4 cavatori in gara tra di loro, non senza colpi bassi e regole violate: «Come la raccolta notturna o la ‘caccia’ con più di due cani da tartufo». Anche il cast è tutto made in Montefeltro, con quattro cavatori veri, compresa Veronica, l’unica donna impegnata in questa attività nella vallata dell’Alto Foglia: «Riservata e pacifica ma anche molto determinata».

Nel ruolo di sceriffi tre militari del Corpo Forestale dello Stato. «Devo dire che è stata una sorpresa per me – racconta orgoglioso Emiliano Boscarini – questa grande voglia di partecipare della popolazione, a cominciare dai cavatori». L’imprenditore ha organizzato a Lunano un’anteprima nazionale il 22 aprile.