Dick, il cane eroe di Apecchio. "Ha salvato il puledro dalla morte"

Annegava in un torrente, si è tuffato e ha evitato il dramma

Il cane Dick, mamma cavalla, il puledrino e Fabrizio Pisciolini

Il cane Dick, mamma cavalla, il puledrino e Fabrizio Pisciolini

Apecchio (Pesaro-urbino), 28 aprile 2016 - I protagonisti sono due cuccioli: un cane e un cavallo, con il primo che salva la vita all’equino. A cacciarsi nei guai è stato il puledrino, ma per fortuna è una storia vera, a lieto fine, di quelle che fanno bene.  Siamo ad Apecchio, piccolo paese dell’entroterra pesarese. Fabrizio Pisciolini, 58 anni, è in ansia; la cavalla di suo figlio Luca deve partorire. Alle sei di mattina va nell’azienda di famiglia e vede da lontano la cavalla sdraiata a terra e capisce che ha partorito. Si precipita nel prato davanti al capannone e guarda intorno; la cavalla è sudata, spossata, ma del puledro non c’è traccia. 

«Guardo e riguardo – racconta Fabrizio – ma non vedo il puledrino. Penso subito al lupo, forse è arrivato prima di me e lo ha aggredito e portato via! Sono disperato ma ad un tratto mi sento tirare da dietro i pantaloni da Dick, il mio cane, un pastore abruzzese di nemmeno un anno, che tengo nella fattoria. Non c’è verso di calmarlo, abbaia e mi tira anche per la camicia, come a volermi portare da qualche parte, capisco che ha da comunicarmi qualcosa di importante. Prima lo rimprovero perché non ha fatto bene la guardia, poi mi arrendo alle sue insistenze e lo seguo. Percorsi una cinquantina di metri, mi conduce sulla scarpata del torrente del Fosso dei Tacconi, guardo di sotto e in una gorga d’acqua appaiono le orecchie del puledrino. Intuisco che dopo la nascita si è allontanato dalla madre ed è caduto nel torrente. Non faccio in tempo ad arrivare in acqua che Dick è già dentro il gorgo e con la schiena sta sollevando il puledrino con tutta la forza che ha; lo aiuto, ci sono due metri d’acqua, io e il cane siamo fradici, ma riusciamo a portarlo a riva, al sicuro».

Prosegue Pisciolini: «Corro verso la macchina e vado in paese, nel primo bar che trovo, c’è un amico, chiedo di essere aiutato e andiamo di nuovo nel luogo dove c’è il cavallino. Dick, è li che fa la guardia è pare felice, non abbaia più, scodinzola, prendiamo i due animali, mettiamo loro addosso una coperta e il cavallino lo consegnamo alla mamma che pochi istanti dopo comincia ad allattarlo. Capisco che l’avventura è a lieto fine, corro ad abbracciare Dick: senza di lui il cavallino sarebbe morto, gli dico che è un eroe, forse non avrà capito il significato della parola, ma che ha fatto una gran cosa questo sono sicuro che lo sa».  Per Dick la razione giornaliera di crocchette è raddoppiata. Non serve aggiungere che Dick e i due cavalli ora sono amici inseparabili.