Cecconi punta il dito contro ‘Valore Immobiliare’ e la Provincia lo querela

Continua la diatriba sulla costituzione della società di cartolarizzazione

Andrea Cecconi

Andrea Cecconi

Pesaro, 3 luglio 2015 - Dopo oltre un anno di accuse e repliche, l’onorevole Andrea Cecconi (M5S) e i vertici della Provincia sono passati dalle parole agli esposti e alle querele. Una diatriba che chiama in causa anche il sindaco Matteo Ricci, nel suo vecchio ruolo di presidente della Provincia. L’oggetto dello scontro è infatti la costituzione della società di cartolarizzazione Valore Immobiliare, voluta nel 2011 dalla Provincia e al 100% di sua proprietà. Un’operazione che ha consentito all’ente di viale Gramsci di non sforare nel 2012 il Patto di stabilità, ma che la Corte dei Conti ha recentemente bocciato giudicandola elusiva del Patto. Per l’onorevole Cecconi, «Matteo Ricci e la sua giunta hanno volutamente eluso il Patto di stabilità, inserendo in bilancio come entrata 4milioni di euro che in realtà erano altro indebitamento».

Così, l’onorevole ha presentato un esposto alla Corte dei Conti perché «accerti l’intento fraudolento di Ricci nel depositare un bilancio che lui, a mio avviso, sapeva essere falso». Il deputato ha presentato anche un secondo esposto, alla Procura della Repubblica, perché valuti se «l’operazione Valore Immobiliare sia stata creata unicamente con lo scopo di permettere a Ricci, Seri e Minardi di potersi candidare alle elezioni». L’accusa di Cecconi chiama in causa non solo i politici che all’epoca amministravano la Provincia, indicati come «direttamente responsabili», ma anche i dirigenti che, commenta Cecconi, «dicono di essere in regola perché hanno agito in base ad una norma del 2002, peccato che già nel 2003 è uscita un’altra norma che dice che la cartolarizzazione non si può fare».

In risposta alle accuse di Cecconi, e ai suoi esposti, la Provincia annuncia una querela contro il parlamentare per «calunnia, diffamazione e qualsiasi altro reato la Procura della Repubblica individuerà nella sua condotta, fortemente lesiva dell’immagine e operato dell’ente, degli amministratori passati e presenti e dei dirigenti». Il direttore generale dell’ente Marco Domenicucci precisa: «Il nostro ufficio legale è già al lavoro. Non è più possibile tollerare accuse infondate di Cecconi sulla creazione di Valore Immobiliare, sui bilanci e sulla situazione economica dell’ente. Non si può continuare tutti i giorni a dire il falso senza neanche sapere di cosa si parla. La procedura per la costituzione della società Valore Immobiliare si svolse con la massima trasparenza – continua Domenicucci -, sulla base della normativa vigente all’epoca e con il parere favorevole dei revisori dei conti. Venne anche fatto ricorso all’ausilio di consulenti specializzati in questo tipo di operazioni, fatte in altre Province e Comuni italiani. Che poi la Corte dei Conti abbia valutato a posteriori l’applicazione della norma in modo diverso, indicando che una somma doveva essere inserita in una specifica parte del bilancio anziché in un’altra – conclude -, è cosa ben diversa dall’affermare, come fa l’onorevole Cecconi, che si sia voluto falsificare i bilanci dell’ente. Sono accuse gravi che non possiamo accettare».