Scandalo costi delle ambulanze: all’Asur sapevano tutto da un anno

Una lettera interna alla direzione svelava le irregolarità delle ditte

Giulio Goria delle Iene con i vertici dall’Asur Area Vasta 1 guardano le carte dello scandalo ambulanze

Giulio Goria delle Iene con i vertici dall’Asur Area Vasta 1 guardano le carte dello scandalo ambulanze

Pesaro, 15 ottobre 2015 - Le 'Iene' hanno dato uno scrollone al ventre molle della sanità pesarese. Il servizio filmato dell’altra sera su Italia 1, con ambulanze che si facevano pagare il doppio del dovuto, con l’utilizzo abusivo di lenzuola ospedaliere piuttosto che di proprie, e con le scuse insostenibili dei responsabili delle croci private chiamate in causa, hanno fatto correre il nuovo direttore dell’Asur-Area vasta 1 Carmine Di Bernardo dal procuratore della Repubblica di Pesaro. E’ stato consegnato un esposto (col nostro articolo di ieri) su quanto la trasmissione ha rivelato.

Ma all'Asur lo hanno scoperto adesso? Decisamente no. Sapevano tutto da un anno e mezzo. In particolare, conoscevano il giochino della doppia fatturazione l’ex direttrice generale Maria Capalbo e il suo braccio destro Orfeo Mazza, i quali fin dal marzo 2014 avevano ricevuto una lettera da parte di ispettori interni all’azienda che avevano capito perfettamente la cresta che si stava facendo sui costi. Si leggeva: «...Da una verifica a campione è risultato che nel mese di febbraio, pur escludendo le dialisi, tutti i 201 servizi di andata e ritorno svolti senza personale sanitario da Croce Verde sarebbero stati associati a prestazioni ambulatoriali di durata superiore a 90 minuti (fino a 60 minuti il viaggio costa all’Asur 32 euro, oltre l’ora si raddoppia ndr). Il 28 febbraio – si legge ancora nella lettera – gli autisti S. e G. svolgevano un servizio a Pesaro con la ambulanza CY 181PA. Ma G., con la stessa ambulanza, nello stesso minuto svolgeva un trasporto anche a Fano, mentre S. si trovava contemporaneamente anche a Cagli sulla ambulanza con targa Db 652PY, ambulanza che nel medesimo istante effettuava un trasporto a Fano.

Tutto questo per sottolineare che l’attestazione di eventi impossibili è una prassi abituale per Croce Verde. Si segnala che sempre il 28 febbraio, il solo autista D.G. risulta essere stato in sosta a Senigallia dalle 13 alle 19, ma ha anche svolto servizi a Fano dalle 14 alle 14.30, dalle 14.30 alle 15, dalle 17.15 alle 17.45 e da Fano a Cartoceto fra le 17.45 e le 18.45 utilizzando quattro automezzi diversi e riuscendo a svolgere il percorso Cartoceto-Senigallia, San Lorenzo in Campo, ossia 72 chilometri in 15 minuti. Secondo il nostro calcolo, con un sistema di questo tipo, ogni paziente dializzato costa in più del dovuto all’anno 8.844 euro. Un solo paziente».

Ci ha scritto ieri il nuovo direttore generale Di Bernardo che rispose all’inviato delle Iene «non ho la conoscenza così approfondita di queste cose»: «Mi riferivo – dice Di Bernardo – alla domanda del giornalista delle Iene, relativa al fatto se ero a conoscenza che le ambulanze non si fermano 60 minuti. Quindi la risposta era riferita ad un minimo aspetto particolare, che ovviamente non può essere a mia conoscenza. Non mi riferivo alla problematica complessiva. Peraltro, i fatti rilevati nel servizio televisivo sono stati oggetto di segnalazione preventiva alle autorità competenti». E sapete come è stato risolto il problema della doppia fatturazione sollevato dagli ispettori interni? Le fatture sono state pagate per il 90 per cento. Come acconto. Il saldo poi verrà.