Pesaro, 31 maggio 2010 - Poteva andare molto peggio: un fulmine che colpisce in pieno una casa, in centro, scarica sulla grondaia, incendia il tubo del gas. Per fortuna in quella casa non c'era nessuno e per fortuna il fulmine non ha fatto danni importanti, anche considerando solo le cose. E' successo alle 21 e 45 di sabato sera in via Monti al civico 17, vicino a piazzale Carducci.

 

La casa è quella di Vittorio Brigidi, avvocato. Lui e la famiglia erano fuori a cena, a Mombaroccio. Sono stati rintracciati immediatamente da dei vicini di casa che si sono preoccupati. Ma solo per dire che c'era quella grondaia annerita e che i pompieri avevano sfondato una finestra, non sapendo se dentro c'era qualcuno, magari in pericolo.

 

Perché via Monti, in pochi attimi dopo la tremenda botta che ha fatto fare un salto sulla sedia a tutta la città, è stata raggiunta dalla Croce Rossa, pompieri e ben due pattuglie della polizia, oltre alla Municipale che ha chiuso la strada. Non si sapeva cosa fosse successo, esattamente. I vicini di casa hanno chiamato subito i soccorsi. Che il fulmine fosse caduto in quel preciso punto - al 17 - lo testimoniava quel principio di incendio e la cola annerita. I pompieri hanno staccato subito il gas.

 

Problemi per la luce, le linee telefoniche e il funzionamento delle tv, sia della stessa via Monti che in alcune vie limitrofe. Telefono e tv hanno continuato a non funzionare anche ieri. Il fulmine caduto alle 21 e 45 era stato preceduto da un altro, caduto sempre vicino ma stavolta non su un’abitazione. E pensare che il maltempo è arrivato sulla nostra costa solo nella tarda serata, quando invece nell’entroterra aveva causato danni - soprattutto smottamenti e piccole frane - fin dal pomeriggio precedente.

 

Ed è poi proseguito anche in nottata. Ieri mattina è stata chiusa per alcune ore, il tempo di ripulire la carreggiata, la Statale 73 bis che collega Urbino a Fermignano, all’altezza della galleria nuova, poco dopo le Conce. Qui l’abbondante pioggia aveva fatto scivolare fango sulla carreggiata, rendendola pericolosa e in sostanza impraticabile. Da qui la chiusura. Altri interventi dei pompieri sempre nell’entroterra per rimozione di rami e piante.