Pesaro, 28 febbraio 2011 - SPUNTA una bomba a mano dell’ultima guerra mondiale nella cassetta degli attrezzi che una famiglia stava trasportando nella nuova casa, nella fase di trasloco. Una bomba che apparteneva a un anziano congiunto di quella famiglia, deceduto tempo prima, e che pare sia ancora dotata di spoletta, quindi poptenzialmente molto pericolosa.

La scoperta è stata fatta sabato pomeriggio, nell’abitazione della famiglia Muggeo, che stava ultimando le fasi del trasloco appunto nella nuova casa di via Arezzo — zona Tombaccia — al civico 26. Quando qualcuno della famiglia — pare la figlia dell’anziano deceduto — apre quella scatola di cose vecchie e trova, con ovvia sorpresa, quel reperto, lascia tutto com’è e allerta le forze dell’ordine. Il ritrovamento pare sia stato fatto nella cantina della palazzina di recentissima costruzione. E proprio qui, sabato pemriggio introno alle 17, arrivano pompieri, polizia Municipale e anche una Volante della polizia di Stato. La bomba a mano c’è, viene ritenuta dalle forze dell’ordine pericolosa, e a quel punto, obbligatoriamente, si inziano a seguire tutte quelle procedure che serano a garantire l’incolumità pubblica.

 

Prima cosa, isolare la bomba. Quindi, la cantina dell’abitazione viene sigillata e resa inaccessibile, con apposito nastro. Numero due, come riferisce la funzionaria della Prefettura che dovrà gestire la situazione, allertare gli artificieri, gli unici, in questo tipo di interventi, autorizzati a metterci le mani. Spiega infatti la dottoressa Meattini, della Prefettura: "Da lunedì mattina (oggi per chi legge) ricontatteremo gli artificieri dell’esercuito, che abbiano già chiamato subito dopo il rinveniemento dell’ordigno sabato pomeriggio, ma che non era immediatamente disponibili, viste le molte richieste che hanno. La bomba a mano è stata lasciata dove è stata trovata e a questo punto verrà rimossa solo con l’intervento degli artificieri".

 

La presenza di pompieri, polizia e Municipale aveva destato sabato sera una certa curiosità tra i pochi residenti della palazzina, ma nessuno era riuscito a capire il motivo di quell’intervento. La palazzina della Tombaccia infatti è talmente nuova che ancora diverse famiglie devono trasferirvisi, e tra i pochi che già ci abitano non c’è neanche quella sommaria conoscenza che poteva rendere noto e spiegabile l’evento. Comunque, da oggi in poi, gli unici che metteranno mano a quel «ricordo» saranno gli artificieri. E se è vero che la bomba a mano è ancora potenzialmente pericolosa, è stata una fortuna che durante il trasloco non abbia creato spiacevoli sorprese.