Mombaroccio (Pesaro Urbino), 8 luglio 2011 - C’e’ una storia d’amore (finita male) dietro alla raffica di incendi dolosi che sono accaduti tra il 2008 e il 2010 a Villagrande di Mombaroccio. Vennero mandati in cenere in pochi mesi centinaia di quintali di balle di fieno per un valore complessivo di oltre 300mila euro, non coperti da assicurazione. Le indagini dei carabinieri hanno portato ad individuare una donna, Monica Righi, separata, operaia, di Mombaroccio, quale autrice di tutti i roghi. Ci sono anche registrazioni di conversazioni della donna col suo presunto amante (proprietario delle balle di fieno) al quale rivela la sua responsabilità negli incendi perché si sentiva respinta. L’uomo aveva già detto ai carabinieri quali potessero essere i sospettati subito dopo ogni rogo, ma ogni volta appariva difficile attribuire con prove certe la responsabilità a qualcuno. Per questo, i carabinieri hanno puntato ad attrarre la donna in una trappola, organizzando un incontro col proprietario delle balle di fieno nonché pseudo-amante riottoso della donna. Anzi, l’imprenditore ha spiegato di non aver avuto alcun tipo di relazione con la donna, ma poi ha aggiunto che oltre ai roghi doveva sopportare anche le continue telefonate e appostamenti della 40enne fino al punto da denunciarla per stalking.

L’altro ieri, il gup Lorena Mussoni ha condannato Monica Righi col rito del patteggiamento ad un anno e mezzo di reclusione per i quattro incendi dolosi da 300mila euro di danni mentre ha avuto altri sei mesi di reclusione per lo stalking nei confronti dell’imprenditore. Col patteggiamento, è preclusa la possibilità di costituirsi parte civile da parte del danneggiato. Una volontà che comunque l’imprenditore non mostrava di avere perché sa bene che la 40enne non possiede nulla per pagare il danno provocato con i ripetuti incendi alle balle di fieno.

L’imputata è stata difesa dall’avvocatessa Michelina Marsilii che ha optato per il patteggiamento in modo da evitare il clamore di un processo dibattimentale e la possibilità di una costituzione di parte civile. Che comunque non è impossibile che avvenga. Le parti offese hanno la possibilità ovviamente di avviare una causa civile per farsi risarcire. Da quando i carabinieri hanno scoperto la manina che dava fuoco al fieno, sono scomparsi i falò dolosi a ridosso di Villagrande di Mombaroccio.