Pesaro, 13 luglio 2011 - Badanti in 'nero' all’interno dell’ospedale San Salvatore. Non solo: ci sarebbe un 'cartello' di assistenti che monopolizzerebbe il lavoro facendolo convogliare alle 'solite' badanti. Lo denunciava giorni fa sul nostro giornale la rappresentante di una cooperativa di badanti. Da quell’articolo, la Guardia di Finanza ha preso lo spunto per eseguire l’altra notte un blitz nei vari reparti. Scoprendo la presenza di numerose assistenti ora sottoposte a controlli patrimoniali ed individuali.

 

Si legge in una nota delle Fiamme Gialle: "A seguito di notizie giornalistiche apparse nei giorni scorsi che segnalavano la presenza di alcune badanti irregolari presso l’Ospedale 'San Salvatore', hanno effettuato al termine del turno notturno, un vero e proprio blitz in materia di assistenza integrativa privata ai pazienti ricoverati nei reparti di Ortopedia - Traumatologia, Medicina 1 e 2 e Chirurgia. Nell’ambito dell’attività coordinata dal comando provinciale di Pesaro, che ha visto impiegate 5 pattuglie, sono state identificate 25 persone dedite all’assistenza di pazienti ricoverati nei vari reparti, cosiddette 'badanti', in maggior parte cittadine extracomunitarie della Moldavia, Perù, Romania, Ucraina e Albania. Alcune di loro, in forza ad alcune cooperative di servizi, sono risultate accreditate presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale, mentre altre svolgono l’attività in proprio. La loro posizione fiscale e contributiva sarà vagliata nei prossimi giorni, al fine di reprimere eventuali condotte illecite".Fin qui il comunicato.

 

Ma ciò che è accaduto all’interno dei reparti al momento dell’arrivo delle pattuglie dei finanzieri viene raccontato come un fuggi fuggi gereralizzato da parte di numerose assistenti. E’ certo che per le 25 donne identificate scatterà ora un altro tipo di controllo. In particolare, la Finanza ha preso in esame il registro degli accreditamenti all’interno dell’ospedale dove vengono registrati i nomi delle badanti che ogni notte assistono i malati. Tenuto conto delle loro dichiarazioni dei redditi, tutte molto esigue (dai 1000 ai 3000 euro) i finanzieri andranno a controllare quante notti risultano aver lavorato a colpi di 100 euro ogni volta. E’ probabile che molte di loro abbiano una presenza costante di oltre 200 notti in un anno e questo porterebbe a cifre di incassi solo per la notte molto alti. L’inchiesta è agli inizi ma tende a dimostrare se può esistere all’interno del San Salvatore un cartello di badanti che controlla il mercato dell’assistenza senza far troppo caso a permessi o regolari contratti di lavoro.