Pesaro, 24 agosto 2011 - I carabinieri del Nas di Ancona, in collaborazione con i militari dell’Arma territoriale, al termine di una complessa attivita’ investigativa coordinata dalla procura della Repubblica di Pesaro, hanno arrestato, in flagranza di reato, un noto trafficante di sostanze anabolizzanti anche ad azione stupefacente.

In manettte è finito Sergio De Costanzo, 60 anni, originario di Ancona, ma residente da molti anni a Pesaro. L’uomo - ha spiegato il comandante del Nas di Ancona Antonio Esposito - era gia’ noto alla giustizia per fatti analoghi, ed era gia’ stato arrestato in passato, sempre dai Nas. Secondo quanto riferito dagli investigatori, l’uomo puo’ essere considerato ‘’il capo dei capi’’ del traffico illegale di anabolizzanti, il grossista in grado di procurarsi ogni tipo di sostanza e rifornire i clienti soddisfacendo in pratica ogni tipo di esigenza.

Nel corso dell’operazione sono state sequestrate migliaia di sostanze (tra fiale e compresse): erano depositate in un magazzino di un centinaio di metri quadrati ubicato a Fano (Pesaro Urbino). Venivano prodotte in laboratori artigianali clandestini in Spagna, Olanda e Inghilterra: nandrolone, testosterone, efedrina e simili, tutte con gravissimi effetti collaterali su sistema cardiovascolare, fegato, sistema nervoso e glandolare.

Il metodo. De Costanzo le ‘’importava’’ o tramite normali spedizionieri (totalmente ignari di cio’ che trasportavano) dei quali si serviva usando false identita’; oppure si incaricava lui stesso di andare personalmente a prelevarle all’estero con un furgone. Una volta che le droghe erano giunte a destinazione nelle Marche, De Costanzo le inscatolava, valendosi delle prestazioni di ditte cartotecniche e di tipografie, che gli confezionavano le scatolette in cui metteva fiale e compresse, e su cui apponeva le etichette con nomi di fantasia che gli permettevano di commercializzare i dopanti anche a prezzi piu’ elevati del normale. De Costanzo, pero’, non si abbassava mai a vendere direttamente le sostanze alla clientela, operazione che attuava valendosi di una rete di persone, alcune delle quali residente fuori dalle Marche, gia’ individuate dai carabinieri. I clienti erano principalmente atleti, culturisti, utilizzatori negli ambienti delle palestre.