Pesaro, 13 ottobre 2011 - Quando l'impresa sposa l’ambiente. E l’economia la sostenibilità. Sono esempi rari quanto preziosi, ma per fortuna esistono. Lo testimonia la ditta Scavolini, che proprio ieri ha inaugurato sui tetti delle fabbriche del gruppo un maestoso impianto fotovoltaico, realizzato dalla Energy Resources di Ancona. Un’immensa distesa di specchi che ha sostituito il “mare” di eternit che prima ricopriva i capannoni. Un investimento importante, di oltre 15 milioni di euro, che si stima potrà rientrare in 8 anni, ma che garantisce a tutti gli stabilimenti la piena autonomia energetica. E probabilmente anche qualcosa in più. Se il sole sarà generoso, l’eccedenza, grazie al conto energia, sarà immessa in rete e quindi venduta al gestore nazionale. A presentare il progetto, di fronte ad una vasta platea composta da dipendenti e dalle principali autorità locali, è stato Gian Marco Scavolini, vice presidente della società, che in azienda ricopre il ruolo di responsabile Qualità e Ambiente. «Siamo orgogliosi, come famiglia e come azienda — ha detto Gian Marco Scavolini — di inaugurare questo impianto che testimonia la nostra attenzione al territorio e all’ambiente. Attenzione nata dalla consapevolezza che per fare impresa non basta produrre belle cucine, bisogna preoccuparsi di cosa ci sta intorno. Un territorio in cui abbiamo tutti i nostri stabilimenti, e verso cui abbiamo un occhio di riguardo».

 


In effetti il gruppo già da anni ha messo in campo la «Scavolini Green Mind», per cui è stato adottato il sistema di gestione ambientale, quello rivolto alla sicurezza e salute, ed ancora quello sui rifiuti, per cui la società vanta il recupero del 90% degli scarti prodotti. Sicuramente rilevante è poi l’aspetto legato all’energia. «Siamo un’azienda grande — ha ribadito Scavolini — ne consumiamo molta. Da anni abbiamo iniziato ad acquistare esclusivamente energia verde, proveniente da fonti rinnovabili, e l’abbiamo resa ad “impatto zero”, compensando le emissioni prodotte per ottenerla con la piantumazione di 30 ettari di foreste. In questo percorso abbiamo subito valutato l’opportunità di iniziare noi stessi a produrre energia verde. E oggi lo stiamo facendo».

 


I numeri sono importanti. I capannoni ora ospitano 40.000 pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, che hanno sostituito 54.000 metri quadrati di amianto, rimosso e bonificato. Tutto ciò permette di produrre in un anno circa 5.360.000 Kwh, riducendo le emissioni di oltre 3 milioni di chili di CO2, (pari a 370.000 alberi). L’azienda potrà anche di risparmiare 1.200.000 litri di gasolio. «E’ un giorno di grande soddisfazione — ha commentato il presidente della Provincia Matteo Ricci, appena uscito dall’inaugurazione di un impianto di biogas —. Grazie alla lungimiranza e al coraggio della famiglia Scavolini, si è fatto un passo concreto verso la Provincia felice, in cui il modello di sviluppo considera il benessere della comunità, sia in termini economici che ambientali. Ora speriamo che altre aziende possano trovare la forza di imitarvi». «Con questa operazione — dice il sindaco Luca Ceriscioli — non solo ci hanno regalato “una foresta”, ma hanno creato un precedente che speriamo diventi un faro per tanti imprenditori». Un dettaglio da non trascurare, è che grazie all’intervento si è anche dato lavoro a 200 dipendenti.