Pesaro, 25 ottobre 2011 - «UNA COSA che prende il cuore, non ci sono parole per dire la sofferenza che provo. Sono terribilmente affranta». Parla con tono calmo e pacato, pesando le parole, la signora Stefania, mamma di Valentino Rossi.

Ha sentito Valentino dopo la tragedia?
«Gli ho mandato un messaggio appena dopo il fatto. Il vederlo lì in pista coinvolto da quanto accadeva è stato davvero terribile».

Cosa le ha risposto?
«Che è molto dura e che questo è un anno molto difficile. Forse fermarsi a Sepang è stata la scelta migliore da parte sua, forse sarà riuscito a riposare, ma il risveglio non sarà stato certamente facile per lui».

Il rapporto fra Valentino e Simoncelli era molto forte.
«Era come uno di famiglia, abbiamo le foto di quando giocavano a biliardino insieme, sono mamma e con la mamma di Marco si condividono le cose, abbiamo fiducia, lasciamo che i figli facciano la loro vita, ma ci siamo sempre».

Lei si è sentita con la mamma di Marco?
«No, sono convinta che solo col silenzio si può cercare di affrontare con coraggio la situazione, e poi...».

Sì...?
«E poi sono anche convinta che Marco non è lontano da noi, è solo un po’ più in là, sente la nostra disperazione. Sono molto, molto vicina alla sua mamma e condivido la frase che ha messo su internet: “Non piangete per lui”».

Fra l’altro la mamma di Simoncelli non era presente a Sepang.
«No, e questa è una cosa ancora peggiore e che certamente le ha procurato ancora più dolore. C’era il padre, ma in occasioni come queste una madre vorrebbe essere lì ad ogni costo».

La disgrazia la fa sentire ancora più vicina a Valentino?
«Lo sento sempre vicino, ma adesso ho paura, anche se per le madri i figli sono sempre bambini, capisco che ormai è un uomo grande e che posso aiutarlo solo col mio amore, specie in questa circostanza».

Non l’avevo mai sentita così desolata.
«Questa è una situazione del tutto nuova, grave e profonda. Sono preoccupata».

Cosa teme, forse che Valentino decida magari di abbandonare le corse e chiudere la sua impareggiabile carriera?
«No, non temo questo, temo piuttosto il fatto che fino ad oggi ha avuto a che fare con cose terrene...».

Si spieghi meglio...
«Fino ad oggi c’è sempre stata la speranza: si era fatto male ed è guarito, la moto adesso non va ma in futuro potrà andare... insomma voglio dire che fino ad oggi ha sempre saputo cosa doveva fare».

E invece da adesso che cosa è cambiato?
«E’ cambiato che quando incontri la morte è qualcosa di diverso, tutto diventa una questione di sentimento, di fede... io credo che la madre di Marco abbia detto una cosa giusta...».

E cioè?
«Che lui ci sente...».