Pesaro, 2 gennaio 2011 - A TANTO non s’era mai arrivati. Al massimo, negli anni Ottanta, i tifosi avevano trasportato un moscone davanti a casa di Pero Skansi, a quel tempo allenatore della Scavolini, col chiaro invito a tornarsene a remi in Croazia. Ma l’«avviso» recapitato nei giorni scorsi è di ben altra portata: una testa di maiale lasciata davanti alla sede della società con un biglietto: «La prossima è per Dalmonte».

E’ probabile, visto che già si erano lette pesanti critiche su internet a lui indirizzate, che l’avvertimento sia per il general manager Mauro Montini, reo di aver rilasciato un’intervista a proposito del pubblico pesarese, dopo la discussa vittoria contro Varese, che non è piaciuta a qualcuno. La società però l’ha presa seriamente, e non solo come uno scherzo di pessimo gusto, ed ha avvisato i Carabinieri che hanno aperto un’indagine.

In questo clima pesantissimo, dopo l’amara sconfitta di Sassari maturata a fil di sirena, la truppa biancorossa ha ripreso ieri ad allenarsi al palasport di Gradara. Sudore e lavoro per scacciare via le scorie fisiche e mentali e prepararsi ad un’altra trasferta, quella di Siena. Un impegno durissimo che cade nel momento sbagliato e oltretutto con Marco Cusin fuori uso: il pivot ha riportato un’elongazione del muscolo adduttore della gamba destra. Guaio capitato a seguito di una schiacciata effettuata durante il riscaldamento di Sassari: provato per un solo minuto, si è deciso poi di non rischiarlo.

Pure domani verrà risparmiato e quindi verrà rivalutato per la sfida con la Virtus Bologna dell’8 gennaio. Si confida su un Lydeka che possa bissare la super-prestazione dell’altra sera: i 20 punti segnati contro il Banco sono il suo high in maglia biancorossa. Merito dei pick and roll giocati con Hickman e delle «caramelle» che i compagni gli hanno scaricato dopo le penetrazioni per comode schiacciate o appoggi. Buon per lui, che era caduto in una piccola depressione dopo quel canestro sbagliato da un centimetro contro Avellino che, di fatto, ha aperto la crisi in casa Scavolini Siviglia. Ma ora, dopo tutte queste vicende, chissà con che spirito si andrà a sfidare in casa loro i pluri-campioni d’Italia.