Pesaro 11 giugno 2012 - Il campetto di Cristo Re è un posto magico per gli amanti del basket: protetto da un muro di cinta, all'ombra del campanile, chi scende là dentro con un pallone si sente un vero giocatore da
playground. Sempre pieno di ragazzi a tutte le ore del giorno, ma soprattutto nei pomeriggi infuocati, venerdì e sabato scorsi è successo il finimondo quando, al traino di Daniel Hackett, simbolo della Scavolini Siviglia, è arrivato sul cemento anche Jumaine Jones.

Un mito della Nba (8 anni tra i "pro", una finale disputata con Philadelphia contro i Lakers) che si presta a sfide contro ragazzi qualsiasi è un evento che non capita tutti i giorni e fa capire lo spessore umano del personaggio. Canotta bianca, pantaloncini azzurri, fascetta nera, il "professore" ha radunato un pubblico incredibile attorno al campetto, mentre la gente si fermava coi motorini per strada a chiedere cosa stava accadendo "là sotto". In campo, coi due giocatori della Vuelle, c'era anche un altro giocatore di serie A: Andrea Cinciarini, pesarese di stanza a Cantù. E poi tanti ragazzi delle "minors" come Facenda, Bartolucci, Gnaccarini, Ginaj, Penserini o gioiellini del settore giovanile biancorosso come Cercolani. Ma soprattutto tanti appassionati che per un giorno si sono sentiti in paradiso.
 

Elisabetta Ferri