Pesaro, 17 giugno 2012 - TRAGEDIA nel tardo pomeriggio di ieri (alle 19.30) a Mercatello sul Metauro, dove un ragazzo di 27 anni ha perso la vita schiantandosi contro un albero. La vittima si chiamava Davide Ribiscini, per gli amici «biscia», ed era residente proprio a Mercatello. Come sia accaduto l’incidente è abbastanza chiaro: il ragazzo, grande esperto di moto (correva anche per le gare di «rat race»), non è riuscito ad imboccare la curva in località «I Palazzi» ed è andato dritto contro un albero morendo sul colpo. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte del 118. Il suo cuore non batteva più.

Probabilmente la velocità di ingresso nella curva non gli ha lasciato la possibilità di prendere la giusta angolazione per affrontarla al meglio. E dire che Davide percorreva da sempre quella strada e dunque non rappresentava per lui una novità o un pericolo nascosto. Sul posto, sono accorsi oltre al 118 anche la polizia locale che ha il compito di ricostruire le fasi dell’incidente. Ma stando ad alcune testimonianze, il ragazzo è arrivato in sorpasso in prossimità della curva. La moto, dopo lo schianto, si è piegata rimbalzando in strada. Il corpo è stato sbalzato fuori dalla carreggiata, sulla destra, nel lato opposto della moto dopo un volo di undici metri. Da quanto si è appreso, Davide stava tornando da Urbania, dove aveva assistito al «vespa raduno». Il ragazzo era molto conosciuto in paese dove viveva con la propria famiglia mentre il lavoro ce l’aveva a Lunano, alla «Moretti compact», uno stabilimento per la produzione di camerette. Il riconoscimento della salma è stato fatto dal fratello, tra lo strazio di un intero paese accorso in quella curva maledetta per stare accanto alla famiglia e alla fidanzata Lucia. Era presente anche il sindaco Giovanni Pistola, visibilmente stravolto .

UN TESTIMONE, un cinquantenne del posto, alla guida di un’Alfa Romeo, era stato superato dal ragazzo 150 metri prima dell’impatto. Il conducente ha dichiarato alla polizia locale di aver capito che con quella velocità la moto non sarebbe riuscita ad imboccare la curva destrorsa. E così è stato. Davide — che stava rientrando dal “Vespa raduno” di Urbania, era l’amico di tutti, e sembrava invincibile proprio sopra la sua moto, passione che aveva da sempre e che metteva a frutto anche con le corse denominate «rat race», cioè corse con dei «cinquantini» truccati e potenziati lanciati nelle buche di qualche circuito realizzato nelle campagne intorno a Mercatello.
PER consentire i rilievi di legge, la strada statale 73bis è rimasta chiusa oltre un’ora. Poi, intorno alle 21, il magistrato ha dato il nulla-osta per la rimozione della salma.

ro. da.