Pesaro, 27 luglio 2012 - “SABATO mattina alle 9 inizierò a digiunare, di fianco alla statua di Pasqualon a Pesaro che si trova nelle vicinanze della Provincia dalla quale, insieme al Comune di Montecalvo, voglio avere delle risposte. Se non si troverà presto una soluzione per mettere in sicurezza Ca’ Marcone, continuerò il mio digiuno ad oltranza”. E’ il tentativo estremo dell’agricoltore Andrea Busetto Vicari per attirare l’attenzione della Provincia di Pesaro e Urbino e del Comune di Montecalvo in foglia (che a suo dire «non fanno niente») sul pericolo di frana, a rischio anche un terreno di proprietà sorella oltre alle strade comunale e provinciale, denunciato da anni. La vicenda di trascina dal 2003, anche in Tribunale, quando “la Provincia nell’appaltare i lavori per la realizzazione della bretella di Casinina ha fatto prelevare l’argilla dalla collina di Ca’ Marcone. La ditta, successivamente, avrebbe dovuto fare dei lavori per ridare stabilità al monte: ripristinare l’area, una volta scavata l’argilla, con piantumazione arborea ed erbacea e regimentazione delle acque. Ma quei lavori non sono mai stati eseguiti”.
 

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