Pesaro, 29 luglio 2012 - SOLO un miracolo può salvarlo. Luca Galleti, 21 anni, pesarese, figlio unico, diploma al Benelli, odontotecnico insieme al padre, è ricoverato dalle 24 e 30 di l’altra notte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Salvatore. Le sue condizioni sono assolutamente disperate, a seguito di uno scontro avuto all’incrocio tra via Ugolini e via Kolbe, a Loreto, contro un taxi, mentre il giovane stava viaggiando in bicicletta. La dinamica, ricostruita dai carabinieri del Radiomobile di Pesaro, che hanno svolto i primi accertamenti, è tragica nella sua banalità.
 

C’E’ UN TAXI, guidato da un tassista di 62 anni, S.S., che sta percorrendo con un cliente a bordo via Ugolini, nell’unico senso di marcia possibile, da Montegranaro in direzione centro. Il taxi arriva all’incrocio della via con via Kolbe. Deve dare la precedenza, alla sua sinistra non vede nessuno, si immette nella carreggiata per girare a destra. In quel momento, parallelo al muro della farmacia di Loreto, che in quel punto fa angolo, arriva contromano in sella alla bici Luca Galleti. E’ reduce da una festa fatta ai bagni Bibi, dove il padre Fabio è uno dei soci. Luca sta tornando in via Murri, Montegranaro, nella casa dove abita con i genitori. L’incrocio è cieco: nessuno dei due veicoli, il taxi e la bici, hanno il tempo di fare nessuna manovra per evitare l’urto. Il ragazzo sbatte violentemente la testa sul montante destro anteriore della Croma guidata dal tassista e rovina a terra. La bici porta una evidente piegatura nella ruota anteriore.

QUALCUNO chiama il Potes che soccorre il 21enne. Viene portato prima al pronto soccorso poi trasferito in Rianimazione. Ma l’urto è stato devastante per la testa del ragazzo, nonostante il fatto che il taxi andasse molto piano nel momento dello schianto. Il 21enne non ha fatto in tempo a ripararsi con le braccia, e l’urto gli ha provocato lesioni cerebrali. Ambedue i mezzi vengono sequestrati dai carabinieri. Il cliente a bordo del taxi offre come testimone la sua versione dei fatti ai militari.
 

PER TUTTA la mattinata di ieri si susseguono voci sulla morte del ragazzo. Qualcuno parla di morte cerebrale. In realtà, nessuna commissione è mai stata finora attivata per dichiarare la morte cerebrale. E nessuna equipe è stata finora attivata per un’eventuale procedura di espianto. La beffa del destino è che fino a pochi giorni fa Luca aveva la gamba fasciata da un tutore, dopo uno strappo procuratosi mentre giocava a basket. In bici, quindi, aveva ripreso ad andarci da pochissimo.
 

ale.maz.