Urbino, 19 settembre 2012 - "Cercasi persone di Terni per poter accordarsi per viaggiare in macchina insieme e dividere le spese". L’antesignano di carpooling (auto di gruppo), il portale per risparmiare viaggiando insieme in automobile che ha spedito in soffitta il vecchio autostop, è un foglietto spillato sulla bacheca di giurisprudenza.

E come lui tanti altri messaggio identici. Da ieri però è una prassi entrata a far parte dei servizi che l’Università di Urbino offre ai suoi studenti. La partnership, prima in Italia, tra ateneo e carpooling.it, è infatti cominciata nella mattinata dopo una conferenza stampa a cui, tra gli altri, ha preso parte il country manager Italia carpooling.it, Daniela Mililli.


L’idea è di utilizzare la grande piattaforma del web per cercare e trovare persone che possano condividere lo stesso tragitto. La Mililli, in collegamento webcam da Monaco, ha spiegato come funziona il meccanismo in pochissime battute: "C’è chi inserisce il suo tragitto, partenza, arrivo e orario, offrendo un passaggio per poter risparmiare e condividere le spese. E, dall’altra parte, c’è chi consultando il sito può trovare il passaggio più comodo". Tutto con un click e senza mettere il naso fuori da casa. Così — ha commentato il Rettore Stafano Pivato — "puntiamo a migliorare i nostri servizi e ad agevolare la raggiungibilità di Urbino, facendo da apripista tra gli atenei ad un’iniziativa che è anche un stimolo alla socializzazione".


L’applicazione, molto diffusa all’estero, consentirà tra l’altro di avviare quella che il professor Giovanni Boccia Artieri, delegato rettorale alla Comunicazione integrata, ha definito "una buona pratica comportamentale". Che è poi l’abitudine a muoversi responsabilmente facendo di Urbino, il primo ateneo green, ovvero il primo ateneo ecocompatibile. Sono infatti tre i valori di cui carpooling si fa portatore: l’economicità; la riduzione di emissione di Co2, cercando di ridurre le vetture in circolazione; la socializzazione.

Per l’università di Urbino si tratta di un fiore all’occhiello, ripreso anche dalla stampa nazionale che lo ha inserito tra le peculiarità accademiche: "Promuovendo il carpooling — recita una nota di presentazione — l’università di Urbino risponde in particolare all’esigenza di mobilità della gran parte dei suoi studenti pendolari e fuori sede (circa il 55 per cento) e fornisce loro una valida alternativa di trasporto, permettendo di risparmiare fino al 75 per cento sulle spese di viaggio".


D’altronde a godere di questo servizio non dovranno essere soltanto studenti, personale e docenti, che potranno decretare il successo di questo sistema di mobilità facendo incontrare domanda e offerta. Ma, ci si augura, tutta la città. Ed infatti tra i punti ripresi ieri c’è anche "l’interazione con il territorio".
 

Altrove i risultati sono stati positivi. Tanto che oggi carpooling.it ha quasi 4 milioni di utenti iscritti e 650mila opportunità giornaliere di viaggio. Si stima inoltre che il carburante fatto risparmiare (uno degli aspetti che più può attrarre oggi) ammonti a qualcosa come 430milioni di litri di carburante. Tutto vero? Bisogna accontentarsi dei conti fatti da chi segue il progetto. Ma che possa funzionare realmente sono in diversi a pensarlo. E ieri pomeriggio, a poche ore dal via ufficiale, erano già cinque le richieste/offerte dei pendolari.
 

Emanuele Maffei