Pesaro, 7 ottobre 2012 - Le bici sorpassano in corsa le auto. Non solo perché per spostarsi in città le due ruote sono molto più pratiche e veloci. C’è di più. Negli ultimi tempi sono talmente amate dagli italiani, che nel 2011 il numero di biciclette vendute ha raggiunto quello delle auto, rischiando addirittura di superarlo. E c’è già chi giura che oggi il sorpasso dei pedali sia già avvenuto.

Il confronto tra i dati delle immatricolazioni fornite dall’Aci e il numero di bici vendute secondo l’Ancma parla chiaro. Sono 1.750.000 le auto vendute, contro 1.748.143 di biciclette. Il dato poi, non prende in considerazione la moda che vede migliaia di persone intente a restaurare vecchie bici d’epoca tornate prepotentemente di moda. Qual è il motivo che ha condizionato la svolta epocale? Certamente la crisi e il costo proibitivo della benzina hanno giocato un ruolo chiave. Ma non solo.

La bici è easy, e personalizzandola un po’ diventa anche glamour. Negli ultimi tempi poi, anche in provincia si sono moltiplicati i gruppi e le associazioni amanti delle due ruote, che organizzano corsi di ogni genere, anche per imparare a ripararle. Certo, siamo ancora lontani dal nord Europa. Basti pensare che in Germania ne circolano 72 milioni (contro i 25 milioni di bici italiane), senza considerare che i teutonici possono contare su una rete di 40.000 km di ciclabili (noi italiani solo 4.000 km).

Ma a Pesaro ci difendiamo bene, tanto che l’assessore Andrea Biancani è stato convocato agli Stati generali della Bicicletta che si sono tenuti ieri a Reggio Emilia, per raccontare anche il successo della nostra Bicipolitana. Qualche giorno fa poi, è andato a Roma, e in una riunione di tecnici con il Ministero sono emerse interessanti novità per la realizzazione di nuove ciclabili “low cost” e con doppio senso di marcia anche dove c’è il senso unico per le auto. Ma Biancani non vuole svelare troppo perché è ancora tutto in itinere.

Intanto l’iniziativa delle targhe per le bici continua a riscuotere successo. In pochi giorni sono stati bruciati oltre 450 buoni sconto per acquistare il kit 'bici sicure', e sono già state targate oltre 300 bici. “Un buon trend — afferma Augusto Felicetti di Easy Trust, l’azienda che ha lanciato il sistema della targatura in Italia —. Ma per massimizzare gli effetti di deterrenza nei furti è indispensabile che più bici possibile si iscrivano nel Registro Italiano Biciclette”.

Quali sono i vantaggi per i ciclisti?
“EasyTag non sostituisce la protezione dei lucchetti antifurto — puntualizza Felicetti — ma la completa, permettendo l’identificazione immediata della bici. L’adesivo antieffrazione segnala anche se rimosso, che il mezzo e registrato nel Registro Italiano Biciclette, e i dati disponibili anche online (numero di targa e telaio, ed anche una foto) sono associati univocamente al proprietario. Ciò rende molto piu semplice il recupero in caso di furto, anche perché il Registro è accessibile direttamente dalle Forze dell’Ordine. La bici infatti potrà essere sempre identificata, rendendone piu rischioso furto e ricettazione. Il sistema, dove applicato, ha permesso di ridurre drasticamente i furti e aumentato fino al 35% le bici recuperate”.

fra. pe.