Fossombrone (Pesaro Urbino), 13 novembre 2012 - Domenica il secondo atteso appuntamento con “Ex Libris”, il ciclo di incontri/invito alla lettura organizzato dal Comune di Fossombrone, Assessorato ai Beni e alle attività culturali. Alle 17.30, nella chiesa di San Filippo si presenta il libro “La complessa tessitura di Penelope. Donne, vita e lavoro: teoria e pratica sul territorio. Indagine sulle donne dell’entroterra pesarese” di Fatima Farina, ricercatrice dell’Università degli Studi di Urbino.

La ricerca solleva il sipario su una realtà tipica della Terza Italia, la Provincia di Pesaro e Urbino, mettendo in luce potenzialità e limiti di un territorio. All’analisi del contesto si affiancano le voci delle donne che lo abitano, che narrano la loro esperienza di lavoratrici, di mogli e di madri: donne con o senza figli, con orientamenti fra loro differenti verso il lavoro, la vita in famiglia, la maternità, accomunate dall’esperienza di un dissidio tra aspirazioni e realtà che pare incarnare la contraddizione di fondo di quest’area territoriale. Il programma prevede l’introduzione dell’assessore alla cultura e alle pari opportunità del comune di Fossombrone, Paride Prussiani che ci racconta come è nato il progetto “Cosa fa Penelope”, da cui è poi scaturito il libro edito da Liguori Editore.

“Due mie amiche – spiega Prussiani -, Barbara Marini e Susanna Marcantognini, qualche anno fa, si misero in testa di realizzare un’indagine sulla condizione femminile nel territorio della ex Comunità Montana più il Comune di Cartoceto (l’intersezione fra Comunità Montana ed Ambito Territoriale Sociale). Chiesero la mia collaborazione in proposito ed io le aiutai a dare un po’ forma a questa cosa. A parte il titolo della ricerca “Che cosa fa Penelope” che coniai io, le aiutai a trovare qualche riferimento presso l’Università con cui avevo già lavorato. Da qui nacque la collaborazione con Alessandra Vincenti e la nostra Fatima Farina. Dietro la spinta di Barbara e soprattutto di Susanna, il progetto finì per essere finanziato dalla Provincia ed in modo particolare da Massimo Galuzzi, assessore alla Formazione e Lavoro, che disponeva di risorse dedicate al tema della conciliazione fra vita personale e lavoro”.

“Ne sortì una ricerca – prosegue l’assessore Prussiani - che coinvolse più di 1000 donne (con figli), tanti furono i questionari compilati e quindi con un campione documentario davvero notevole. Oltre alla diffusione di questionari furono realizzati anche dei focus group (con donne senza figli). I risultati furono presentati attraverso due convegni, uno a Fossombrone ed uno a Mondavio e fu pubblicato anche un breve report. Ma non finì qui. Perché da Penelope nacque Telemaco, un progetto redatto dal sottoscritto, che presentammo per accedere ai fondi di un bando provinciale dedicato proprio ad azioni rivolte alla conciliazione vita-lavoro. Telemaco arrivò primo in graduatoria e portò al territorio 100.000 euro da spendere in diverse azioni a favore delle donne. Il progetto si chiuderà proprio a fine anno. Il percorso, in questo caso fu ideale: una ricerca seria ed approfondita sui bisogni di un territorio ed il conseguente utilizzo di fondi dedicati per dare una risposta a quel bisogno. La pubblicazione del libro di Fatima per Liguori Editore ci ha colti un po’ di sorpresa. Non sapevamo che vi stesse lavorando, che ancora rimuginasse da sociologa sul nostro progetto. Ci ha fatto piacere, perché vuol dire che abbiamo contribuito a creare un’occasione di studio seria e pertinente. Non potevamo quindi mancare di trovare il modo per presentarla”.

Tiziana Petrelli