Urbino, 17 febbraio 2013 - Tutti possono "incidere" nella storia dell'Ateneo: questo non è lo slogan per la prossima campagna pubblicitaria dell'Università di Urbino, ma la sintesi, nemmeno troppo metaforica, di una nuova iniziativa che deve servire a finanziare in parte il recupero di Palazzo Bonaventura. L'idea è particolare e coraggiosa, in questi tempi di ristrettezze per tutti: il magnifico rettore Stefano Pivato si è inventato la vendita dei mattoni della pavimentazione del cortiletto interno per sostenere il recupero di Palazzo Bonaventura, sede del Rettorato, delle segreterie dei corsi di laurea, di alcuni uffici amministrativi.

Con un contributo minimo di 500 euro, si acquisterà un mattone che sarà posizionato nella nuova pavimentazione del cortile interno e sarà possibile incidere il proprio nome o quello dell'impresa o quello di una persona cara che rimarrà per sempre, o per lo meno, fino a quando il cortile non sarà nuovamente rimaneggiato tra decine di anni. In questo modo, quanti vorranno contribuire all'iniziativa potranno sentirsi partecipi della ristrutturazione di uno dei più antichi e nobili Palazzi della città di Urbino, patrimonio dell'Unesco.

Il cortile, posto all'ingresso dell'edificio, è ora "arredato" con palme, felci ed altre piante, che necessiterebbero esse stesse di rivitalizzazione: la pavimentazione è in mattoni che sono per lo più ricoperti da muschio e fili d'erba. Nel 2013 ci sarà un intervento di restauro del palazzo, storica dimora dei Duchi di Montefeltro, ristrutturato dall'architetto De Carlo: "I lavori prenderanno il via presumibilmente in estate - spiega il rettore Pivato - quando ci saranno meno studenti e saranno quindi più agevoli le operazioni. Abbiamo pensato alla vendita del mattone come un modo per far partecipare le persone e farle sentire vive attorno alla vita universitaria».

L'Ateneo, allora, per sostenere questo intervento conta anche sul coinvolgimento di quanti vogliano lasciare un proprio segno per i secoli futuri, quanti vogliano "incidere" nella vita dell'Università: Palazzo Bonaventura sarà destinato a una nuova funzionalità e l'ingresso ospiterà i servizi destinati alla accoglienza del pubblico; il cortile sarà coperto per proteggere il luogo di informazioni e scambio tra gli studenti.

"Questa è un'iniziativa che può durare negli anni e quanti lo vorranno potranno continuare a scrivere il proprio nome sui mattoni», aggiunge il rettore. Per acquistare un mattone basterà versare il contributo - fiscalmente deducibile ai sensi della legge 94-2012 - con bonifico bancario sul Conto Corrente Bancario della Banca delle Marche IBAN IT 78 I 06055 68700 000000013137 specificando la causale "1506 mattoni" o direttamente presso gli uffici della Direzione Generale dell'Ateneo in via Saffi, 2 a Urbino.

Il Resto del Carlino sarà partner dell'iniziativa dell'Ateneo e i nostri lettori avranno una possibilità in più: i primi tre che raccoglieranno più di 506 tagliandi, da oggi pubblicati sulle nostre pagine dell'edizione di Pesaro, versione cartacea, e li invieranno alla redazione di Pesaro in via, Manzoni n° 24, 61121 Pesaro entro il 21 marzo, potranno ottenere un mattone su cui far scrivere il loro nome da posizionare tra quelli che vengono venduti.

di Lara Ottaviani