Pesaro, 18 aprile 2013 - L’INDAGINE è condotta dai carabinieri del nucleo investigativo su delega del sostituto procuratore Monica Garulli. Per ora Luca Varani è indagato per lesioni volontarie gravissime in concorso con due albanesi, ossia col sicario e un complice. Che non sarà facile catturare. Ma c’è uno strano precedente: un mese fa, un albanese venne fermato dalla polizia in centro a Pesaro. L’uomo fece cadere sul piede dell’agente una bottiglia di acido che mandò in ospedale il poliziotto per ustioni. L’albanese si difese dicendo che gli era caduto accidentalmente e venne rimesso in libertà. Nello stesso momento, in ambiente ospedaliero si era diffusa la voce che alcune donne erano state lambite da lanci di acido ad opera di qualche sconosciuto. Ieri i carabinieri hanno ascoltato i medici del pronto soccorso per verificare dei precedenti con l’acido ma non risultano casi o denunce di donne che affermavano di esser state ustionate con acido. Ma anche i sanitari hanno affermato di aver registrato queste voci di donne sfregiate seppur senza riscontro. Accertare l’esistenza di precedenti può essere una strada per capire se esiste in città un pazzo criminale che se ne va in giro avendo a portata di mano una bottiglia di acido.

TRA QUESTI non c’è sicuramente Luca Varani che non ha precedenti penali se non un’indagine per un raggiro alle assicurazioni da cui uscì prosciolto. Per il resto, è un avvocato di 35 anni che in compagnia appariva simpatico e dalle evidenti disponibilità economiche. Durante la permanenza in caserma per tutta la notte e per tutta la mattina di ieri, ha solo detto di essere innocente e di avere un alibi. Giocava a calcio. Quando i carabinieri hanno bussato a casa sua, in viale della Vittoria, alle 22.45 dell’altra sera, il padre Francesco non li ha fatti entrare. Ha chiamato la polizia per denunciare un’intrusione.

 

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Il fermo dell'ex

FOTO: il luogo dell'aggressione

FOTO: il fermo di Luca Varani