Pesaro, 4 giugno 2013 - Omicidio nella notte in zona mare a Pesaro. Uno o due uomini hanno inseguito e ucciso Andrea Ferri, 51 anni, titolare di 3 distributori di benzina e di una piadineria. L'uomo è stato raggiunto da 7 colpi di pistola, probabilmente una cal. 7,65, sparati da una distanza molto ravvicinata, tanto che alcuni proiettili sono fuoriusciti dalla schiena della vittima.

Tutto è successo intorno alle 2.30 della scorsa notte in via Paterni all'altezza del civico 23. Nell’abitacolo della sua BmwX6 c’erano tracce di sangue, e questo fa pensare che Ferri sia stato ammazzato dentro l’auto: l’assassino, o gli assassini, lo hanno poi scaraventato a terra agonizzante, per allontanarsi con il suv, ritrovato dai carabinieri a 300 metri di distanza, in viale della Vittoria, lungo la Ss16. Prima di salire sul Suv, Ferri era uscito da casa di una donna, una nigeriana dalla quale si era recato dopo aver giocato una partita di calcetto con gli amici.

Andrea Ferri, incensurato, sposato e padre di due figli, viveva in casa con l’anziana madre. Una famiglia modello, secondo i carabinieri del colonnello Giuseppe Donnarumma, coordinati dal pm Monica Garulli, con una posizione economica solida. Lui, un gran lavoratore, che aveva ereditato dal padre un distributore e allargato poi la sua attività acquisendone altri due, mentre di un quarto era solo gestore. Di recente, poi, aveva diversificato gli affari diventando titolare di una gelateria sulla spiaggia.

Secondo quanto appreso, l’agguato sarebbe durato pochissimi secondi: appena Ferri si è messo alla guida dell’auto, è stato raggiunto da un colpo di pistola, sparato dal finestrino anteriore destro da una persona sola, che però potrebbe avere avuto dei complici. Per gli inquirenti, è uno di quelli che gli sarebbe stato fatale. Sette colpi di pistola, con ogni probabilità calibro 7.65, di cui uno solo non andato a segno, incastrandosi nel montante del suv, i cui quattro finestrini laterali sono stati tutti infranti dai proiettili.
 

Il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a questioni finanziarie o di affari (Ferri aveva a disposizione una notevole quantità di denaro), anche se nelle prime ore si era parlato di una vendetta passionale. Comunque, una vera e propria esecuzione, anche se stupisce, e viene considerata dagli investigatori un’anomalia, il fatto che l’assassino o gli assassini siano saliti poi saliti sull’auto della vittima.
 

Il magistrato inquirente chiederà il blocco dei conti correnti della vittima. La scientifica è alla ricerca di eventuali impronte e tracce lasciate all’interno del Suv, mentre si lavora anche a ricostruire gli spostamenti di Ferri prima di essere ucciso anche dalle immagini delle telecamere situate sulla strada.

Il presidente della Provincia:"Sono vicino alla famiglia di Andrea"

FOTO  Tragedia in via Paterni

VIDEO Il ritrovamento del cadavere