Pesaro, 24 luglio 2013 - Aveva gettato nel water la documentazione che provava gli incassi in 'nero'. Solo che ha intasato il bagno. Per i finanzieri che in quel momento entravano in casa, quel bagno otturato significava una cosa sola: c'erano dei documenti importanti da recuperare. E così hanno fatto armati di guanti di lattice. Alla fine, a un dentista pesarese è stato contestata un'evasione fiscale da mezzo milione di euro nell'arco di quattro anni.

Trovanti anche due doppifondi sotto un acquario. Attraverso le risultanze contabili e l’audizione di più di 100 pazienti-clienti è stato possibile ricostruire il reddito reale dell’interessato, che risultava dichiarare poche decine di migliaia di euro all’anno. I Finanzieri hanno accertato che il citato professionista mantiene un tenore di vita elevato con case anche in Sudamerica e beni di lusso in Italia.