Pesaro, 24 settembre 2013 - E’ NATA l’altra notte in un letto del reparto di Ostetricia del San Salvatore, pesa 3 chili e stanno bene sia lei che la mamma. E’ nata Mia — il nome lo hanno scelto insieme i due genitori — la figlia che Luca Varani, accusato di essere il mandante dell’aggressore che ha gettato dell’acido in faccia a Lucia Annibali, ha concepito con la fidanzata storica, pesarese, residente con la famiglia in centro, la donna con cui Varani ha una relazione da più di 10 anni, prima di decidere di iniziarne una parallela, più o meno nel maggio 2009, appunto con Lucia. Il parto era stato fissato qualche giorno più avanti, poi qualcosa deve aver convinto i medici ad anticipare.

NON E’ ANCORA chiaro quando esattamente Varani ha saputo del lieto evento. Pare infatti che qualcuno dei parenti sia andato al carcere di Villa Fastiggi e abbia consegnato un biglietto alla guardie carcerarie, ma non si sa se nel regolamento è previsto che comunicazioni ‘volanti’ come quelle vengano consegnate subito al diretto interessato. In pratica, Varani potrebbe sapere di essere diventato padre o dai giornali oggi, o tramite un telegramma.

RESTA comunque, per l’avvocato pesarese, il lieto evento: dal 16 aprile scorso, giorno dell’aggressione a Lucia in via Rossi, l’avvocato pesarese considerato il mandante, non ne ha inanellati molti. L’arresto nella notte, la nuova imputazione per tentato omicidio (ampiamente contestata negli orari dalla difesa, Roberto Brunelli e Andrea Bianchi) visto che la procura lo ritiene colui che avrebbe manomesso il gas nell’appartamento di Lucia per farlo esplodere; il rifiuto, da parte del Tribunale del Riesame, nel maggio scorso, di rimetterlo in libertà, considerandolo capace sia di fuggire che di inquinare le prove; di recente la decisione del gup Mussoni di prorogare i termini della custodia cautelare per tre mesi.

E, sullo sfondo, una serie di indizi che dall’aprile scorso la procura e i carabinieri del Nucleo investigativo di Pesaro hanno accumulato, uno dietro l’altro, a suo carico. Questa figlia, forse, potrebbe essere l’evento che ridà speranza a un detenuto che magari l’aveva persa. Anche se Varani finora si è sempre proclamato innocente e la sua difesa, che ha mantenuto per scelta finora un basso profilo, potrebbe avere ancora carte da giocare.

Alessandro Mazzanti

 

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