Pesaro, 17 dicembre 2013 - NON SI TROVA più una donna di 47 anni, moldava. Si chiama Svetlana Roset, sposata, due figli. Abita a Piobbico dove assiste un anziano. E’ sparita sabato scorso, giorno libero dal lavoro. L’ultimo ad averla vista, nel pomeriggio di quel giorno, è stato il marito Nicolae di 51 anni, moldavo anch’egli, che abita in una specie di capanno poco fuori Piobbico. L’uomo però non è stato ascoltato dai carabinieri. E’ salito su un treno alla stazione di Fano proprio nella serata di sabato e da quel momento non si sa più nulla. A chi lo ha accompagnato alla stazione, avrebbe dato una versione non vera sul dove fosse la moglie.

Racconta Ilaria Aluigi, nipote dell’anziano che accudiva Svetlana: «La signora Svetlana ha sempre il sabato libero. Doveva rientrare la sera, intorno alle 20. L’abbiamo aspettata fino alle 23 e poi è stato chiaro che non sarebbe arrivata. Ci sono state chiamate da parte nostra ma senza risposta. La mattina di domenica, mia mamma —racconta sempre Ilaria Aluigi — si è rivolta ai carabinieri per denunciare la scomparsa di Svetlana».
Anche i due figli della donna scomparsa sono arrivati domenica mattina a Piobbico (abitano a Fermignano) per avere notizie della madre e anche per confermare che non trovavano neppure il padre. Dei testimoni avrebbero riferito di averli visti raccogliere legna nei boschi sopra Piobbico, e stavano litigando. Ma nulla di più. Per questo, da ieri mattina sono stati allertati i vigili del fuoco di Cagli ma anche di Pesaro oltre a un elicottero dei vigili per sorvolare i boschi che circondano la cittadina. E’ stata battuta la zona boschiva sopra il paese ma senza esito.

PERCHE’ il marito è scomparso? I carabinieri lo stanno cercando per chiedergli di sua moglie, con la quale aveva un rapporto normale, non litigioso, almeno secondo dei testimoni che li conoscevano. Ma che spiegazione dare per la fuga in treno, presumibilmente diretto a Nord?
La donna non aveva nessuna intenzione di allontanarsi dalla casa dove svolgeva la sua attività. Infatti nella sua stanza ha lasciato gli effetti personali, ossia documenti, oggetti personali, il tefonino (ma ne aveva due) e tutti i suoi vestiti. Insomma, nulla che possa far pensare alla volontà di allontanarsi. O almeno, nulla di strano nei suoi comportamenti rispetto ai giorni precedenti. E poi non sembrava preoccupata per qualche incombenza. Il lavoro come badante che durava da settembre aveva la riconoscenza e la soddisfazione della famiglia Aluigi.
Rimangono ipotesi più gravi sulla scomparsa della donna, e su queste si stanno concentrando gli sforzi degli inquirenti alimentato dal fatto che il marito, invece di spiegare cosa sa della moglie, se n’è improvvisamente andato.

A Piobbico è andata anche la sostituta procuratrice di Urbino Simonetta Catani oltre al reparto investigativo dei carabinieri e i carabinieri della compagnia di Urbino. Stamani si riprendono le ricerche della donna tra i boschi di Piobbico con l’aiuto dei cani. Un mistero che entro poche ore potrebbe avere una drammatica svolta.

Roberto Damiani