Pesaro, 23 dicembre 2013 - «CERISCIOLI a sciare e noi qua a manifestare». I cori scelti dai circa 200 protestanti che ieri hanno sfilato da via Cecchi a piazzale Collenuccio per chiedere l’immediata bonifica dell’ex Amga hanno il sindaco per bersaglio privilegiato. Reo di essere in vacanza mentre loro si battono per il diritto alla salute. Si arriva persino a cori eccessivi del tipo «Ceriscioli rompiti una gamba». La manifestazione, in realtà, è pacifica. Ma i residenti del porto sono stanchi delle promesse mai mantenute dell’amministrazione. «Il poker è servito, da voi solo promesse e bugie», recita un cartello che mostra 4 carte da gioco, rappresentanti ex-Amga, stadio, porto e casello a Santa Veneranda. L’organizzatrice della manifestazione Alessandra Bacchielli conferma che «il comitato di via Morosini e via Cecchi è pronto a costituirsi, come ultima ratio, parte civile se non riceverà risposte concrete in tempi brevissimi perché il problema è urgentissimo». Specifica un manifesto: «Cianuro, benzene, cloruro di vinile, clorofenoli, sono le vitamine che il sig. sindaco regala alla cittadinanza con valori decine di volte superiori a quelli consentiti».

OBIETTIVO della manifestazione è anche sensibilizzare la cittadinanza, sfilando per le vie del centro con cartelli esplicativi (ad aprire il corteo lo striscione «Bonifica subito», seguito da «Comune vergogna, pulisci questa fogna» e «Dopo oltre 1300 giorni non esiste una data di inizio bonifica, meditate gente meditate») e distribuendo un volantino che ripercorre la storia del fattaccio, «da quando 4 anni fa si è verificata la contaminazione del terreno e della falda acquifera a causa della fuoriuscita di benzene e di altri cancerogeni dalle cisterna durante la fase di edificazione», è scritto nel volantino.

Da allora, la protesta si è ampliata. Non più le venti persone che negli anni passati urlavano in piazza nella più completa indifferenza ma un nutrito gruppo di cittadini. Anche famiglie con bambini. Ieri come oggi, capeggiati dalla Bacchielli, che commenta: «Sono contenta di non essere più sola a combattere questa battaglia, c’è voluto un anno e mezzo per smuovere la gente ma ora in molti hanno capito. E’ la dimostrazione che una persona può modificare le cose, il corteo rappresenta una svolta, a questo punto pretendiamo delle risposte». In realtà, ci si attendeva un po’ più di partecipazione popolare. Se i residenti del porto si sono mobilitati in massa, come mai avvenuto prima, e ieri hanno fatto sentire forte la loro voce (anche grazie ai ragazzi del Circolo del Porto che hanno riadattato i cori da stadio), il resto della città continua a considerare l’inquinamento del terreno e dell’aria di via Morosini, dovuto alla rottura di alcune cisterne, un problema circoscritto alla zona. «Ridurre l’inquinamento deve essere il primo obiettivo dell’amministrazione e i cittadini devono capire che riguarda l’intera città, non solo via Cecchi», ha ripetuto anche ieri la Bacchielli. Eppure, i passanti a cui è stato distribuito il volantino non hanno dimostrato grande interesse. «Lo facciamo per voi, lo facciamo per voi» e anche «Respirate con noi, respirate con noi», strillano i manifestanti percorrendo Corso XI Settembre. Forse, per coinvolgere tutti i pesaresi, bisognerebbe applicare la minaccia «Oh, quella merda là, quella merda là, la portiamo qua, in piazza!»
NESSUNA bandiera di partito, come richiesto dal comitato: «Non vogliamo strumentalizzazioni». I politici si sono presentati in anonimato. C’erano anche una quindicina di esponenti del Pd, tra loro Mauro Marinucci e Sandro Forlani, insieme ai consiglieri comunali di maggioranza Domenico Balducci (Pd) e Niccolò Di Bella (Idv). Poi, Luca Acacia Scarpetti (Idv), Andrea Zucchi (Sel), Mirko Ballerini, Igor Fradelloni e Mauro Rossi (M5S), Dario Andreolli (Ncd), Daniele Malandrino (Fi).

Patrizia Bartolucci