Pesaro, 27 febbraio 2014 - Tre annI di reclusione per Luigino 'Gibo' Badioli, 56 anni, ex manager di Valentino Rossi. Ieri, il giudice monocratico Gasparini lo ha ritenuto colpevole di evasione fiscale per 10 milioni di euro. Per nasconderli al Fisco, 'Bibo' aveva preso la residenza in Inghilterra ma per il tribunale era un meccanismo collaudato per sottrarre i guadagni.

Prendendo in esame gli anni 2001 e 2006, la Finanza gli ha calcolato un imponibile di circa 10 milioni di euro, di cui 7 reinvestiti in Italia tramite numerose società fiduciarie dietro le quali secondo l’accusa Luigino, ex venditore di sedie, nato a Cattolica, ma residente per anni a Gabicce in via Baracca, celava il suo nome. La Finanza sosteneva che la stragrande maggioranza di quei guadagni li aveva fatti in Italia, e che i contratti per le sponsorizzazioni di Valentino li firmava in Italia, anche se a un certo punto, nel 2000, «Gibo» estingue la sua partita Iva come team manager di Valentino e sposta la residenza a Londra, proprio insieme a Valentino: si scelgono l’appartamento insieme, prima a St James’s park, poi un altro vicino a Piccadilly.

Per questo il pm aveva chiamato in una precedente udienza una serie di artigiani, elettricisti che hanno fatto il lavori al suo ristorante a Casteldimezzo, il Circolino, intermediari che hanno fatto contratti di compravendita per proprietà immobiliari di Badioli, geometri ecc... - con un unico scopo: dimostrare che i contatti e i guadagni Badioli li faceva in Italia, che il centro della sua attività era in Italia, e che quindi col fisco italiano non può cavarsela «presentando - come certificò l’Agenzia delle entrate - per gli anni 2001-2006 — dichiarazioni quasi inesistenti, portando a tassazione solo redditi di natura fondiaria», cioè la casa di Gabicce. E Gibo Badioli, a differenza di Valentino, non ha fatto l’accordo con l’Agenzia dell’entrate, anzi ha provato a fare ricorso davanti alla commissione tributaria ma l’ha perso.

La difesa, rappresentata dal professor Filippo Sgubbi ha cercato di mettere in luce che mancava la prova della sua residenza fittizia all’estero e che da quell’imponibile di 10 milioni andavano scontate le spese. Per il tribunale, non ci sono dubbi: Badioli ha evaso le tasse. Il pm aveva chiesto poco più di due anni, il tribunale ha alzato l’asticella a 3.