Pesaro, 1 marzo 2014 - PUNTO a capo. Non sarà il Poru la soluzione dell’ex-Amga. Anzi, non saranno i Poru, ovvero i tre progetti presentati dai privati, la fonte dei soldi che servono alla bonifica. Lo ha certificato l’illustrazione tecnica di Nardo Goffi ai consiglieri di minoranza prima e di maggioranza dopo. Si è parlato, a dire il vero, dei 32 progetti di riqualificazione urbana, ma erano quelli collegati all’area inquinata i più urgenti. «Purtroppo — spiega il sindaco Luca Ceriscioli — dai piani proposti non vengono fuori fondi privati per la bonifica, si indirizza a questo scopo solo la parte di plus valore (il 40%) già destinato dal Poro al Comune». Conseguenza immediata? «Dovremo scegliere l’altra strada — aggiunge il sindaco — così come indicato dalla delibera di consiglio comunale». Ovvero: paga il Comune con fondi pubblici e poi ci si vedrà nelle aule del tribunale per capire di chi è la responsabilità e di chi i costi di bonifica. Spiega ancora Ceriscioli: «Il plus valore previsto nei tre Poru viene destinato solo nella parte pubblica alla copertura dei costi di bonifica. Allora, tanto vale che facciamo da soli. Martedì incontrerò l’assessore Marcolini per vedere quale contributo potranno dare».

Anche l’incremento del 14% di edificazione nella stessa area, presentato da 4 delle 5 ditte proprietarie, dovrà essere approfondito: «Nel progetto il plus valore andrebbe a coprire le spese da loro già sopportate in questi mesi», spiega il sindaco. Ancor più complessi i progetti relativi alla trasformazione in residenziale dell’Hotel Lido affiancata dal trasferimento di cubatura da Muraglia, via Sotto le Selve con valorizzazione dell’area Morsiani al Porto. O anche la semplice trasformazione in residenziale dell’Hotel Sporting, chiuso da alcuni anni.

NELLA doppia riunione sono stati illustrati anche alcuni degli altri 29 Poru presentati. Al sindaco è piaciuto molto un progetto in via Toscana, relativo agli attuali depositi del latte Ala. «C’è una consistente riduzione di cubatura», dice Ceriscioli. Nell’elenco spicca la trasformazione della fabbrica ex-Nava a Villa Fastiggi o alcune aree della zona industriale della Tombaccia.