Washington, Dc (Usa), 16 aprile 2014 - E' abituata a dare grande peso alle parole Maria Bartiromo (foto), vincitrice della nona edizione dell'Urbino Press Award. La giornalista americana che da poco conduce il suo nuovo programma nella popolarissima rete tv Fox Business News è una di quelle che influenza il mercato finanziario mondiale. In diretta intervista, spiega, commenta le novità di Wall Street facendosi sempre carico della enorme responsabilità che grava su di lei.

Ieri notte all'Ambasciata d'Italia a Washington era sì attentissima alle parole pronunciate, ma anche altrettanto emozionata. Arrivata di gran corsa da New York, appena uscita dagli studi di Fox, è stata accolta da quasi 300 ospiti nella sede diplomatica italiana: nella maggior parte figure di spicco della politica, media e cultura di Washington. Introdotta dall'Ambasciatore Claudio Bisogniero, il quale ha ricordato che è "un onore per l'Italia aver deciso di premiare come giornalista dell'anno una donna così preparata, influente, tagliente e legata all'origine della propria famiglia italiana", Maria Bartiromo si è avvicinata raggiante al podio.

"Sono stata fortunata – ha detto - di avere avuto l'opportunità in questi ultimi 25 anni di seguire in prima fila il mondo dell'economia. Ho sempre osservato i mercati e notato che siamo tutti connessi nel bene e nel male alle sorti del mercato azionario e del mondo economico. Aver avuto questo riconoscimento dal governo italiano mi emoziona molto e oggi posso dire di essere una persona arrivata". I suoi occhi mostrano visibile una emozione da vero cuore italiano. E poi continua: "Sono legatissima alla cultura e alle tradizioni italiane. Tutto questo è dovuto al fatto di essere stata allevata in una famiglia italoamericana a Brooklyn. Mio padre – originario di Napoli – era qua con mio nonno arrivato per la prima volta nel 1919 e poi negli anni Trenta a bordo della nave “Rex”.

Era un muratore e giunto in America ha costruito un ristorante che ha chiamato “Rex Manor”. Ho visto mio padre lavorare in cucina e nel suo ristorante in modo molto duro, ho visto i miei genitori lavorare sempre molto duramente e questo mi ha insegnato tutto quello che dovevo sapere. Ed ecco perché anche io – che nel nostro ristorante ho fatto la guardarobiera – ora sono abituata a lavorare in modo molto duro. Ho vissuto tutta la vita rispettando le tradizioni italiane ovvero lavorare insieme e rispettare l'unità della famiglia. Questo valori sono centrali per la mia formazione ed educazione".

Per lei non è così mancato l'applauso deciso del pubblico e a salutarla sono sfilati David Ignatius – vera colonna portante del Washington Post, l'uomo che più di ogni altro conosce i retroscena e strategie dei servizi segreti di mezzo mondo – e Wolf Blitzer, anche lui vincitore del Press Award come Ignatius, volto popolarissimo della tv americana dato che il suo show “The Situation Room” su Cnn è da sempre il programma cult per chi segue la cronaca tutti i giorni.

Michael Weisskopf, il giornalista di Time che perse la sua mano in Iraq durante un reportage, è stato tra i tanti affezionati partecipanti di questo appuntamento, ma oltre a lui c'erano veramente tutti i punti di riferimento del giornalismo di Washington, dai reporter del New York Times, Washington Post, Abc, Nbc, produttori di programmi e così via. "Una occasione unica anche per i rapporti commerciali – ha sottolineato Sara Giannini, assessore regionale – per la quale il Premio è una occasione unica per i rapporti commerciali".

"L'ambasciata straripava perché negli ambienti di Washington sono legati alla tradizione del Premio di Urbino. Per me è molto interessante la selezione degli invitati perché c'erano persone legate alla innovazione, informazione, figure di rilievo legate all'Italia, ad Urbino, all'industria e al commercio. Questa è una grande opportunità per consolidare rapporti anche economici e commerciali. L'Urbino Press Award non è una iniziativa fine a se stessa, ma una opportunità unica di entrare da protagonisti in una città che detiene il potere nel mondo".

Non la pensa diversamente Amerigo Varotti, vicepresidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino. "In America c'è un grande interesse per Urbino e le Marche grazie al connubio giornalismo, cultura e gastronomia. Sono queste le cose sulle quale dovremmo puntare con un governo della bellezza. Il Premio si dimostra sempre più un avvenimento importantissimo per stringere quelle relazioni istituzionali e commerciali che sono indispensabili per far emergere il nostro brand e territorio".

Gisella Bianchi, direttrice di Aspin 2000 (azienda per la internazionalizzazione della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino) apre spiragli sulla strategia attuale. "Per noi questa è una occasione importante per allacciare relazioni economiche e commerciali. Gli Usa per la nostra provincia sono un luogo fondamentale. Nel 2013 c'è stato un aumento di oltre il 24 per cento dell'export rispetto all'anno precedente nel settore della meccanica e tessile abbigliamento. Guardiamo con grande interesse a questo Paese, un mercato maturo ma non per questo più facile. Vanno curati in maniera importante e significativa i rapporti con le aziende americane perché occorre una attenzione particolare al dopovendita finale. In questo momento guardiamo a questo accordo che gli USA stanno preparando di libero scambio con l'Unione Europea e la creazione di 40 centri di eccellenza per il settore manifatturiero. Ci sarà sicuramente lavoro per le nostre aziende e quindi l'Urbino Press Award rimane un punto fermo di riferimento non solo per la cultura e il territorio ma anche come momento propedeutico all'economia".

Quando Maria Bartiromo giungerà ad Urbino a giugno per ricevere il Premio e fare il suo discorso lo scenario sarà ancora più chiaro: cosa ci aspetta nei prossimi mesi nell'economia mondiale – come tendenza generale – sarà in parte svelato nella sala del trono al Palazzo Ducale.